Villaricca Femminile. Caccavale a 360¬∞: “Questa sono io, il gruppo la nostra forza”

Un altro pezzo di Prater Club che scalpita in casa Villaricca. Stiamo parlando di Maria Rosaria Caccavale, esperta calciatrice arrivata in questa sessione di mercato in casa giallorossa. La calciatrice è pronta alla nuova avventura, ma tenendo ben saldi i piedi a terra. Centrocampista duttile e jolly dalla metà campo in su, Caccavale si racconta alla nostra redazione.

“Nel Prater ho trascorso cinque anni bellissimi -esordisce Maria Rosaria Caccavale con il presidente Andrea Rotici che voglio ringraziare. Ma vorrei ringraziare anche il mio mister, Andrea Quilino che mi ha formato. Sono arrivata al Prater, nonostante l’età che ero alle prime armi, e lui mi ha praticamente insegnato tutto. Ero una calciatrice di strada, ho iniziato da adulta a calcio a 11, il Prater mi ha formata, era la mia seconda famiglia. E’ stato un trauma lasciare tutto, il Prater e le persone, perchè a 34 anni iniziano anche a venirti i dubbi se cominciare una nuova avventura oppure no. Ho trovato una nuova famiglia, il Villaricca, mi hanno colpito in positivo sia il mister, che il presidente, anche se non lo conosco di persona, ma soprattutto l’affetto che c’è intorno al Villaricca. Sono felice della mia scelta. Mi hanno accolto molto le nuove ragazze, siamo già un bel gruppo. Spero che questo ci induca a fare un ottimo campionato”.

In ottica di calciatrice e parlando di tecnico: “Sono un centrocampista abbastanza duttile. Ho giocato soprattutto come mezzala, ma ho giocato in tutti i ruoli. Ora il mister mi sta provando come regista, ma il mio ruolo naturale è la mezzala, perchè amo molto pi attaccare lo spazio, la porta, giocare e dialogare con l’attacco. In casi di emergenza ho fatto l’attaccante, per farti capire il mio calciatore preferito è Marek Hamsik. Prediligo il gioco di testa, più che l’individualità. mi piace privilegiare la tattica, il gioco di squadra, la tecnica piuttosto della velocità perchè non sono molto veloce. Ho avuto modo di giocare sia nel 4-3-3 che nel 4-4-2 occupando nel primo il ruolo di mezzala e nel secondo un posto da centrale”.

Obiettivi e ambizioni di un gruppo che si è unito da pochissimo: “Sicuramente puntiamo con l’obiettivo di vincere ogni partite -continua la centrocampista- sicuramente non possiamo sapere dove possiamo arrivare visto che siamo una squadra, diciamo, inedita formata da due gruppi. Credo, però, che potremmo fare molto bene perchè l’aiuto di mister Armando, Romina e Genny che sono tre ottimi allenatori, mettendoci il gioco di squadra e giocando con la testa, formando il gruppo forte, perchè non si vince con la forza del singolo, questa squadra possa arrivare molto in alto. Ad oggi l’obiettivo è pensare partita per partita, ma speriamo di vincere ogni partita ovviamente ci saranno delle insidie ma noi cercheremo di superarle. Chi ci affronterà non avrà vita facile. Il gruppo del Prater sicuramente porterà esperienza e l’ossatura del Villaricca ha dei giovani talenti e delle ragazze che nel contesto di un gruppo forte possano lavorare per vincere”.

Approfondendo la questione gruppo: “Non è stato un problema assemblarci, anzi, penso che, dopo un mese e mezzo di lavoro, eravamo fatte per stare tutte in squadra insieme. Ci completiamo a vicenda, ci siamo subito affiatate, quasi non si percepisce che veniamo da squadre diverse, sembriamo un nucleo unico e questo darà filo da torcere a tutte”.

Una chiosa sulla crescita del calcio femminile: “Sono molto contenta che si sia affermando anche l’idea che una donna possa giocare a calcio e dare le stesse emozioni di una maschile. Io stessa ho vissuto questa esperienza, sarei dovuta nascere con qualche anno di ritardo, perchè ho vissuto un po’ le prese in giro degli amici, ci ho messo un p’ ad accettare l’idea di andare a giocare in una squadra di calcio. Vivo un po’ di rimpianti, è molto bello ora che il calcio venga portato nelle scuole. Il comune di Villaricca vorrebbe portare il calcio femminile nelle squadre e quest’iniziativa è molto importante, ma già nelle famiglie dovrebbe nascere la consapevolezza che anche una bambina può giocare, perchè frenare questa passione? Io stessa ho vissuto questa esperienza, ora invece devo dire che è bello vedere che vengono trasmesse sempre più partite in TV”.