√à giornata di vigilia in casa Salernitana. La societ√° granata domani alle ore 21:00 affronteranno il Crotone all’Arechi in una gara importantissima per Di Tacchio e compagni. Nel primo pomeriggio ha parlato Gian Piero Ventura in conferenza e,dopo aver quindi interrotto il silenzio stampa,si è dimostrato un vero fiume in piena. Andiamo subito a leggere le dichiarazioni del mister in vista della gara di domani sera.
Cos√≠ inizia Ventura:”Ora tocca ai calciatori capire che strada vogliano prendere. Col Cittadella sono uscito prima dallo spogliatoio perchè ero sconcertato e amareggiato per quello che avevo visto sul campo. Non mi era mai capitato di vedere una prestazione del genere, non mi interessava il risultato quanto l’atteggiamento e mi dispiace molto per la performance che abbiamo regalato ai nostri tifosi. Posso dire che avverto la stessa fiducia di qualche mese fa: non sono felice, questo è innegabile, ma sono allo stesso tempo fiducioso per il futuro. Non ho mai trovato alibi, ma è chiaro che qualcosa nel nostro percorso è successa. Cerci, in allenamento, stava facendo vedere cose importanti, quei dribbling che un tempo ci facevano stare bene: proprio quando era quasi pronto ha preso una botta e non cammina da dieci giorni. Di Tacchio ha avuto problemi, Akpro non si è mai allenato, Cicerelli a Cittadella ha fatto 10 minuti ad alto livello e poi si è alzato con la febbre alta. Giannetti si è fatto male, ci sono problemi ogni giorno: ne recupero uno, ne perdo quattro. Quante volte ho messo in campo gente che non stava bene, ma eravamo in 12-13 e c’era bisogno di un sacrificio. Quando non arrivano i risultati è evidente che in una piazza per la B importante come Salerno qualcuno possa avvertire tensione maggiore”.
Il mister prosegue: “Capisco che Salerno abbia rabbia sportiva per i risultati degli ultimi anni. Posso dire una cosa, però: se un calciatore qualsiasi vedeva la curva contro il Benevento era disposto a venire a Salerno anche guadagnando in meno, se vede uno stadio deserto e una contestazione feroce ci pensa un sacco di volte. Le mie idee sul mercato sono chiare, c’è la volontà di intervenire a gennaio ma solo nel tempo vedremo se sarà fatto. C’è stato un incontro con la tifoseria in settimana, ma non possono invitarmi alle dimissioni: non è una bella frase, non funziona cos√¨ nel calcio.
Sulla partita di domani: “Tutte le gare sono un crocevia, non solo quella di domani. Anche con l’Ascoli, una delle migliori del campionato, era un test difficile. Mi dispiace arrivarci in situazione di difficoltà. Da tre gare arrivo alla vigilia con delle verifiche da fare: ho convocato tutti, ma se uno si è alzato stamattina con 38 di febbre non posso sbilanciarmi. Forse non siamo forti fisicamente, ma una strage cos√¨ non la ricordo in tutta la mia vita. Li lascio benissimo, li ritrovo infortunati. Ora stiamo tutti bene perchè non voglio dare vantaggi all’avversario, ma il momento è difficile a 360¬∞.
Poi su quello che la societ√° gli ha chiesto quando ha deciso di sposare la causa granata:”A me hanno chiesto di far crescere il gruppo. E’ la seconda squadra più giovane del campionato che, purtroppo e per tanti motivi, ha giocato un calcio di livello nella prima partita e a sprazzi in altre circostanze. Il giovane ora te lo dà e ora te lo toglie, è chiaro che se fai quella gran figura col Pescara e vai a vincere sul campo del Cosenza che è difficile per tutti ti carichi a mille. Il direttore ha parlato dei punti persi per situazioni arbitrali, io mi soffermo sui pareggi al 94′. Capisco che la gente voglia la serie A, ho parlato due ore con i tifosi e non posso dire nulla che riguardi quell’incontro fatto a Roma. Io so che tipo di lavoro stiamo facendo e quale strada stiamo seguendo, da gennaio deve iniziare un altro campionato. Io dico quello che penso e come stanno le cose, per altri tipi di discorsi dovete parlare con la proprietà”.
Infine sull’emergenza infortuni, ancora:”Non è stato un ritiro punitivo, era un modo per stare insieme e provare a recuperare quanta più gente possibile. Marted√¨ avevo sette persone fuori, lo staff medico è stato bravo e li ho potuti convocare tutti. Non so se e quanto li utilizzerò, ma in ritiro il lavoro è meno dispersivo e mi ha aiutato a vedere calciatori partecipativi e con il sorriso sulle labbra. Ad ogni modo faremo delle verifiche nella giornata di domani, quanto alla formazione posso dire ad esempio che Dziczek è nettamente migliorato da quando è arrivato e dobbiamo capire quale sia la partita migliore per le sue caratteristiche. La prima gara è fondamentale, non va toppata e stiamo valutando tante cose. Se non sarà oggi lo vedremo alla prossima. Le mie valutazioni non dipendono dalle condizioni di Di Tacchio. Mi gioco tutto che diventerà un talento, proprio per questo devo gestirlo con intelligenza: vi ricordo che nei primi mesi l’ho visto poco perchè andava in nazionale, poi si è fatto male”.
fonte:tuttosalernitana