“Il nostro obiettivo non cambia. Magari siamo gia’ salvi, non lo so, ma mai perdere di vista il nostro obiettivo. Vediamo se avremo la forza di fare ancora meglio, ma non sarebbe un fallimento non entrare in Europa League”. Cosi’ il tecnico del Verona quinto in classifica con l’Inter, Andrea Mandorlini, all’indomani della splendida rimonta da 0-2 a 2-2 centrata ieri dalla sua squadra contro la Juventus. “Veniamo dalla B e, anche se non voglio guardare in casa d’altri, per le altre neopromosse il ‘salto’ dalla B alla A e’ stato difficile – sottolinea Mandorlini ai microfoni di ‘Radio Anch’io lo Sport’ su Radio1 -. Questo Verona come quello dell’84? Ai tempi ero calciatore, con l’ambiente e con il mister Bagnoli che ho conosciuto hanno costruito una leggenda che dura ancora dopo tanti anni. Lo spirito che ti da’ questo ambiente e’ qualcosa d’incredibile. Toni come Elkjaer? Luca ha caratteristiche incredibili, e’ pazzesco quello che riesce a fare, ha l’esperienza che non e’ soltanto di campo, e ieri aveva una carica incredibile; Fanna con Iturbe o Martinho, Gomez con Galderisi, difficile fare paragoni, quel Verona vinse lo scudetto e oggi e’ difficile poter vedere una provinciale vincere un campionato. Ma sono paragoni belli che fanno piacere. Io come Bagnoli? Magari…”. Tornando alla rimonta con la Juve, Mandorlini ricorda che dopo un avvio molto complicato nell’intervallo “non era facile toccare le corde giuste. Ho detto ai miei ragazzi che c’era un’altra partita da giocare, altri 45′, non bisognava pensare al risultato ma fare di tutto per riaprirla. A Verona la partita e’ lunga, non finisce mai”.
E sul suo contratto in scadenza, Mandorlini dice che “e’ da 4 anni che sto qui e sto benissimo, abbiamo fatto grandi cose e non e’ il momento di parlare di queste cose. Quando sara’ il momento, non ci sono mai stati problemi e, anche se e’ cambiata la proprieta’, non ce ne saranno. Devo pensare alla squadra, ci sono tante partite importanti e soddisfazioni da toglierci”.
Chiusura su Jorginho, passato al Napoli. “Un po’ si sente la mancanza, e’ un giocatore fantastico, e a Napoli se lo godranno perche’ ha un talento e un’intelligenza enorme. Qualcosa ci manchera’ ma noi abbiamo tante alternative, un ragazzino come Cirigliano e due giocatori importanti come Donati e Donadel. La’ troveremo le nostre alternative”. (agi)