“Va via un eroe” – Nemmeno il tempo di metabolizzare l’addio di Diego Armando Maradona, che un’altra leggenda del calcio decide di salutarci. Paolo Rossi muore all’età di 64 anni, a portarlo via è stato quel maledetto tumore ai polmoni scoperto qualche anno fa. Un eroe dentro e fuori dal campo dai titoli vinti agli impegni sociali per il progetto Conda d’Oro, l’Associazione bambini cardiopatici del mondo, oltre ad essere testimonial della FAO e tante altre iniziative a scopo benefico.
“Va via un campione” – Ha vinto tutto quello che di importante si poteva vincere, due scudetti, una coppa Italia, una coppa delle coppa, una coppa dei campioni, unasupercoppa UEFA , tutto con la Juventus e il campionato mondiale in Spagna del 1982, dove fu decisivo. Senza dimenticare le vittorie, cosidette minori, come quelle dalla B e dei vari titoli di capocannoniere, detenendo ancora quello di miglior marcatore azzurro ai mondiali, in compagnia di Roberto Baggio e Vieri. Il primo a vincere nello stesso anno il mondiale, il titolo di capocannoniere e il pallone d’oro.
“Va via un uomo” – Nel 1980 ha avuto un brutto memento della sua vita e carriera calcistica, poichè coinvolto nello scandalo delle scommesse clandestine, conosciuto come Totonero. Un colloquio di pochi attimi, una situazione dalla quale Rossi capita la sitauzione si defila velocemente, ma arriva comunque lo stop di due anni da parte della giustizia sportiva: omessa denuncia. Senza scendere nei dettagli, ci fu un processo penale, tutti furono assolti compreso Pablito, ma lui i suoi due anni di squalifica li fece comunque in silenzio, pensando ad allenarsi.
Ricordando il cantautore Stefano, che di cognome faceva Rosso, citiamo L’italiano – “… ma la domenica problemi grossi, segna Giordano o segna Paolo Rossi?”. Pablito ora non può, Pablito non c’è più.