Finisce dopo solo tre giornate l’avventura di Enzo Potenza sulla panchina della Turris. Bottino finale 2 sconfitte ed 1 vittoria. I corallini sono reduci, oggi, dalla sconfitta contro il Taranto.
Squadre reduci da un mercato ricco, con la Turris, in particolare, che è scesa in campo con cinque protagonisti nuovi. Roghi ed Improta tra i migliori, con la marcatura del trequartista corallino a pareggiare i conti dopo il vantaggio di Lorefice. A suggellare la vittoria dei delfini il gol di istinto e fortuna di D’Agostino: incolpevole Testa.
A bruciare maggiormente è la partita contro il Gragnano di due giornate fa, quando al San Michele, la formazione corallina ha subito la furia gialloblu: “In quella partita abbiamo peccato in determinazione. Il Gragnano ha meritato la vittoria -ammette il tecnico ex Real Albanova Enzo Potenza– Perdevamo i contrasti, le ripartenze, le seconde palle era tutte in favore della squadra di Campana. Abbiamo fatto due passi indietro rispetto alla partita col Molfetta”.
Tornando alla sfida col Taranto e poi sull’esonero il tecnico si lascia a commentare, in esclusiva per la nostra redazione: “Ci siamo confrontati tanti ieri sera. Il Presidente Colantonio, che io ringrazio, non poteva fare altro per il bene della Turris. Il pubblico è il dodicesimo uomo in campo, è una componente molto importante per il calcio e in particolare quello della Turris. La tifoseria corallina è una delle piazze più important di Italia e meriterebbe categorie superiori. La verità è che non è mai sbocciato questo idillio. Se non fosse stato Taranto sarebbe stata un’altra partita, si sarebbe aspettato il primo passo falso. Un’analisi? Se col Gragnano abbiamo fatto due passi indietro, nella partita di ieri abbiamo fatto tre passi avanti. In campo c’erano cinque uomini nuovi, tre settimane sono poche e comunque siamo riusciti a fare una partita equilibrata che è stata spezzata solo dal colpo del singolo. D’Agostino, arrivato l’ultimo giorno, è un giocatore di due categorie superiore. Noi abbiamo fatto il mercato, ma non siamo diventati il Real Madrid, quindi qualche partita prima o poi comunque l’avremmo persa. Stavamo aspettando questa sosta per rifiatare un attimo e riorganizzarci. Il calcio non è una pizza, non si fa nell’immediato, altrimenti tutti faremmo calcio solo nella partita senza lavorare durante la settimana. Noi abbiamo sempre lavorato al massimo durante gli allenamenti, ma sui preconcetti non puoi fare molto. La verità è questa. Mi dispiace molto per questo, ma non voglio rispondere alla contestazione, non l’ho mai fatto durante queste settimane. Per me la tifoseria torrese resterà sempre di altre categorie. In questo mestiere si sa che bisogna accettare sia gli elogi che le contestazioni”.
Cristina Mariano