Tra Covid-19 e campionati in corso: il mondo calcistico si è(quasi)fermato del tutto

Ormai sono passati mesi da quando il focolaio scatenatosi nella cittá nonchè polo commerciale di Wuhan,capoluogo della provincia di Hubei nella Cina Centrale,si è esteso in tutto il mondo attraversando progressivamente i livelli dell’endemia, dell’epidemia fino ad arrivare all’attuale stato di pandemia.

L’emergenza mondiale con le sue potenziali conseguenze ha bloccato tutto il mondo dello sport e,ad oggi,alcuni di essi(come il rugby,i nostri campionati regionali di pallacanestro ma soprattutto il campionato calcistico belga,la Jupiler League,ndr)sono stati decretati conclusi anticipatamente ,mentre gli altri sono tutt’ora in attesa di conoscere il loro destino.

Ma,come abbiamo anticipato nel titolo di presentazione,non tutti i campionati si sono fermati in attesa che questa situazione possa migliorare per poi tentare di continuare in qualche modo e con tutte le restrizioni del caso.

Ma vediamo dove precisamente si sta continuando a giocare e soprattutto il perchè di questa scelta.Cominciamo coI dire che il calcio internazionale sta andando avanti con circa la media di un campionato per continente e allora ecco che i cinque paesi in cui la palla continua a rotolare sono quelli del Nicaragua,della Bielorussia, del Burundi e del Tajikistan.

In Tajikistan,nell’Asia Centrale,si gioca la Supercoppa!
La Repubblica del Tajikistan,anche tradotto Tagichistan,è uno stato di circa 6 milioni di abitanti e uno dei pochi a non aver ancora accertato nessuno caso di contagio da Coronavirus. Ecco quindi che il presidente Emomolo Rahmon ha deciso di non bloccare nulla e insieme alla Federazione ha dato il via libera all’inizio del campionato. Ah,si è giocata persino la finale della Supercoppa nazionale con la sfida tra Istiklol Dushanbe e Khujand, quest’utlima sconfitta per 2-1.La gara si è giocata senza pubblico e all’insegna dello slogan:”Niente panico.La nostra salute dipende da noi”.

In Nicaragua i diritti tv sono ambiti dall’Europa!
Trasferiamoci in America Centrale,in Nicaragua per la precisione dove si continua a giocare a calcio con l’unica accortezza delle porte chiuse.Il presidente Ortega,consapevole dell’importanza fondamentale e “politica” della disputa del calcio in un paese frequentemente colpito da scioperi e tentativi di rovesciare il suo regime,ha deciso di non bloccare il campionato.Notizia circolata in tutto il mondo è che alcune emittenti europee hanno contattato il piccolo stato per l’acquisizione dei diritti, quindi per trasmettere le partite di un torneo che d’altronde è entrato anche nella sua fase finale.Daniel José Ortega, al potere dal 2007,ha fatto sapere comunque di voler continuare a giocare perchè “non c’è alcun tipo di allarme sanitario né ci sono restrizioni tipo quarantena”.

In Bielorussia si va in campo e lo si fa (anche)a porte aperte!
E adesso veniamo in Europa,in Bielorussia: paese dell’est senza sbocchi sul mare.Qui il leader Alexander Lukashenko parla di una “psicosi generale” piuttosto di un’emergenza che in realtá nel resto del mondo sta causando migliaia di morti. Lukashenko basandosi sul numero esilissimo di contagi ha decretato la continuazione del campionato iniziato da poco e giunto giá alla terza giornata.Per lo piú esso si sta disputando a porte aperte anche se tifosi e non stanno cominciando,seguendo i telegiornali del resto del mondo,a preoccuparsi e non stanno affollando gli stadi che comunque restano a porte aperte.

E infine il Burundi:Repubblica Presidenziale del Centro Africa.
Qui la Amstel League,massima lega burundese,nonostante tutto va avanti e anche oggi andranno in scena tre partite. Qui il calcio continua ad essere disputato con la massima passione e infatti ieri si sono giocate delle partite corrispondenti al 27° turno del campionato che proseguirá anche oggi.Il Coronavirus sta cominciando ad apparire anche lí nelle sue prime ombre ma le istituzione non hanno preso nessuna decisione in merito ad una possibile sospensione.