Stagione 2015/2016: che la storia sia con te

Che campionato quello appena trascorso! Un’annata per il calcio nazionale ed internazionale che entrerà sicuramente nella storia.

LO SCUDETTO – In Serie A, la Juventus Campione d’Italia, replica quanto successo nel Quinquennio d’oro, in cui i bianconeri conquistarono per la prima volta nella storia della Serie A cinque scudetti consecutivi (dalla stagione 1930/1931 alla stagione 1934/1935). Durate quegli anni la Serie A era composta da 18 squadre, quindi i bianconeri di Massimiliano Allegri entrano di fatto nella storia della Serie A a 20 squadre. Lo stesso allenatore ex Milan batte un record personale conquistando il suo secondo scudetto consecutivo. Il traguardo dei piemontesi diventa maggiormente prestigioso se si pensa a com’è arrivato: quattro sconfitte consecutivo all’inizio del campionato e poi la ripresa e la rimonta che ha portato a 23 vittorie su 24 partite giocate e solo 4 gol subiti nel girone di ritorno.

IL RESTO DEL PODIO – Non solo la Juve, tra le big sono entrate nella storia anche altre squadre, che oltre a battere dei record nazionali sono riuscite ad abbattere i limiti personali e a migliorare i propri score. Tra tutte Napoli e Roma. La prima ha terminato la stagione con 106 gol all’attivo (comprendendo tutte le competizioni, 80 in Serie A) a un punteggio di 82 punti, storico per la massima serie a 20 squadre. I giallorossi hanno battuto il loro record personale di gol fatti, arrivando a quota 83 laureandosi miglior attacco della categoria. Gonzalo Higuain spodesta di forza Nordhal, detentore del record di miglior marcatore della storia della Serie A, terminando la stagione a quota 36 gol in 38 partite, di cui 35 giocate. Le 3 mancanti sono quelle della squalifica inflittagli dopo la partita contro l’Udinese in seguito alla sua espulsione. Un altro argentino entra, cos√¨, nella storia del calcio italiano, ma soprattutto in quella del Napoli.

ZONA EUROPA – Scendendo la classifica, il Sassuolo dopo soli 3 stagioni in Serie A è riuscito a qualificarsi in Europa League per la prima volta nella sua storia. Nonostante, però, il grande risultato la partecipazione dei nero-verdi resta in bilico, almeno fino a sabato 21 maggio, quando Juventus e Milan si contenderanno la Coppa Italia nella finale. In caso di vittoria dei rossoneri, il Sassuolo dovrà rimandare il suo appuntamento con i palcoscenici internazionali. Eusebio Di Francesco, però, può comunque vantare una grande impresa con una squadra, che aveva iniziato il proprio campionato con l’obiettivo di salvarsi. Un altro record da non ignorare è quello del giovane Gigio Donnarumma: arrivato al Milan per imparare dai migliori è finito per insegnare lui agli altri come si sta in porta. Il ragazzo napoletano, infatti, è diventato titolare dei rossoneri dopo le continue prestazioni non convincenti di Diego Lopez ed Abbiati. Il suo esordio è stato all’età di 16 anni diventando il più giovane esordiente in Serie A.

SERIE B – Non solo in massima serie. Le grandi imprese hanno caratterizzato anche le categorie inferiori del calcio italiano. Iniziamo dal Crotone: i pitagorici sono arrivati in cadetteria nella stagione 2009/2010 con raggiungendo risultati altalenanti. Anche nella corrente stagione l’obiettivo stagionale era la salvezza, ma Ivan Juric con il suo lavoro e con la bravura di calciatori come Budimir, consacratosi proprio in questa stagione, sono riusciti a raggiungere la promozione in Serie A, storica, con 5 giornate di anticipo. Oltre al campionato, i rossoblù sono usciti al quarto turno di Coppa Italia, uscendo per mano del Milan, ai tempi supplementari.

LEGA PRO – Rimanendo in tema di Coppa Italia: un traguardo importantissimo è quello raggiunto dall’Alessandria di mister Gregucci, che è arrivata in semifinale della competizione, eliminando squadre di categoria superiore come Pro Vercelli, Palermo e Genoa. Sul campo con i diavoli della Serie A hanno messo in scena due prestazioni di tutto rispetto. Nella partita di ritorno la qualità tecnica dei rossoneri ha avuto la meglio, terminando la partita con una goleada (5-0 a San Siro).
Della stessa categoria ma in gironi differenti ci sono Benevento e Spal, che hanno segnato la storia. I primi dopo tanti anni in cui hanno cercato la promozione senza mai raggiungerla sono riusciti nell’impressa nella stagione in cui l’obiettivo non sembrava assolutamente essere il primo posto. Sanniti come la Juventus, in un certo senso. I ragazzi di Auteri dopo la sconfitta nel girone di andata contro il Lecce, al Via del Mare, non hanno più sbagliato un colpo, collezionando risultati utili fino a ieri nella prima giornata di Supercoppa di Lega Pro. La promozione è arrivata per i giallorossi con due giornate di anticipo, proprio in occasione della partita di ritorno contro i lupi del Salento, stravincendo lo scontro diretto con il risultato di 3 a 0. Stesso traguardo per la Spal, sotto i cui colpi il Benevento è crollato allo Stadio Mazza nella partita di ieri sera a Ferrara. La squadra di mister Semplici, torna in Serie B dopo più di dieci anni. Un traguardo meno storico rispetto a quello del Benevento, ma comunque di una certa importanza per i toscani.

DALL’INGHILTERRA – In Italia come all’estero. Dall’oltremanica riecheggia l’impresa di Claudio Ranieri con il suo Liecester. Il tecnico ex Juve e Roma arrivano nella città inglese per mantenere le volpi in Premier ha sbalordito tutti portando la sua squadra, non composta di certo da campioni e non frutto di una campagna acquisti ultra-milionaria, in cima al mondo. Con una giornata di anticipo, con la complicità del Chelsea, che ha rimontato alla penultima di campionato, il Tottenham fermando il suo cammino e permettendo ai blues di Ranieri di raggiungere la matematica vittoria dello scudetto. Un obiettivo mai raggiunto finora. Dalla Championship arrivano il Burnley e il Middlesbrough. I primi hanno calpestato i palcoscenici della Premier League solo due volte, tre con la prossima stagione. La prima storica promozione è arrivata nel 2009, si è replicata prima nel 2014 e poi nella stagione appena terminata. Il Middlesbrough ritorna dopo circa dieci anni di assenza, in Premier, essendosi classificata seconda nella seconda categoria nazionale.

Cristina Mariano