Un super Napoli trascinato dai suoi assi asfalta la Juventus di Conte e Buffon, il cui apporto al match è fondamentale per limitare il passivo della gara del San Paolo; Kakà scorda a casa la tessera d’identità e torna giovane con una doppietta di classe immensa col Chievo, imitato da Luca Toni in Verona-Genoa; continua l’incredibile striscia positiva dell’Atalanta, alla sua sesta vittoria consecutiva: stavolta, però, il mattatore di giornata non è il solito German Denis, ma il talento da Varese Giuseppe De Luca, autore di un gol ed un assistenza. Questo il quadro dei Top Five, offertovi dalla Redazione di Sportcampania.it:
5. Giuseppe De Luca (Atalanta): A settembre scorso, pensare ad un Atalanta a ridosso della zona Europa a questo punto della stagione sarebbe stato forse da pazzi. Il calcio, però, è un gioco bello anche per questo e allora, per premiare il sestetto di vittorie inanellato dai ragazzi di Colantuono, ieri vittoriosi anche sul campo dell’apatico Bologna, abbiamo scelto uno che di estro e pazzia se ne intende, Giuseppe De Luca. L’attaccante ex Varese ha giocato ieri una gara di qualità assoluta, condita da una marcatura e dall’assist ad Estigarribia. Chapeau.
4. Gianluigi Buffon (Juventus): Premiare il portiere della squadra prima in classifica che perde con la terza subendo due gol può sembrare strano. Non per chi, come noi, ha visto ieri la partita del San Paolo. Il Napoli ha dominato, imponendo il proprio gioco agli uomini di Conte e solo un Buffon in forma eccezionale (almeno cinque belle parate e due ‘miracoli’ su Callejon ed Hamsik) ha potuto evitare la debacle anche in termini di risultato ai suoi. Speriamo di ritrovarlo cos√¨ anche la prossima estate, quando sarà chiamato a difendere (forse per l’ultima volta) la porta della Nazionale italiana in un mondiale.
3. Jos√© Maria Callejon (Napoli): Tutto il collettivo azzurro, ieri sera, ha giocato una gara pressoch√© perfetta. Sarebbero stati da premiare certamente Insigne, Henrique, Ghoulam, Mertens e compagnia cantante ma, a nostro modesto parere, nella notte del San Paolo la stella più luccicante è stata quella dell’ala spagnola. Una rete, tante occasioni create ed Asamoah costretto ad uscire dal campo con l’emicrania, il tutto unito ad un’abnegazione in fase difensiva degna del miglior Gattuso.
2. Luca Toni (Verona): Segna due gol facili facili, quelli che uno come lui non sbaglia manco se dovessero capitargli mentre è in dormiveglia. Sommati a quelli già segnati, però, fanno ben 15 in campionato. Numeri da capogiro per un ariete che, a quasi 37 anni, pareva ormai sulla via della pensione dopo una più che onorata carriera. Il buon Lucone nazionale, però, non ci sta e risponde a suon di reti a chi, già da qualche stagione, gli dà del finito. E Cesare Prandelli non può fingere di non vedere. Chissà…
1. Ricardo Kakà (Milan): Per sua stessa ammissione, quello che oggi veste la casacca rossonera non è più il Kaka dei primi anni al Milan, quel pendolo di classe infinita capace di tagliare in due, con un soffice grissino, le difese avversarie. Sabato sera, però, l’ex Real Madrid deve aver dimenticato di essere “invecchiato” e, vista la ’22’ di nuovo sulle sue spalle, ha ben pensato di ricordare ai più che cosa voglia dire essere un ‘Pallone d’Oro’. Due gol di inestimabile bellezza e 3 punti di speranza per un Milan perennemente all’ultima spiaggia.
A cura di Mirko Panico