Serie D. Tripletta campane al vertice del girone I

Ormai è diventata un’abitudine trovare una forte rappresentanza di squadre campane nella Serie D. Certo, questo, però, non sminuisce i traguardi raggiunti dalle neopromosse, ma anche la permanenza delle squadre già presenti in categoria. Attualmente sono in 16 le rappresentanti della Campania nell’interregionale e per la legge dei grandi numeri non si poteva pensare che non ci fossero delle squadre al vertice.

Ne è la dimostrazione il Giugliano della famiglia Mazzamauro, attualmente a percorso pieno con quattro vittorie in altrettante gare giocate. Ne è la conferma la Cavese, arrivata dalla Serie C e giudicata come la favorita a tornare subito nei professionisti.

Ciò che invece non ci si aspettava probabilmente era una tripletta di campane a guidare il girone I. Oltre alla Cavese, infatti, che milita proprio nel girone più meridionale della categoria, ci sono anche Portici e Gelbison. I vesuviani ad oggi possono essere considerati la formazione outsider.

Una rosa giovanissima, un allenatore alla prima esperienza in Serie D, dopo aver sfiorato la promozione con il San Giorgio nelle stagioni scorse, poi lo Sporting Barra, la Puteolana, l’Albanova. Ora il ritorno a casa del figliol prodigo che ha iniziato come meglio non poteva sperare la sua avventura in Serie D. Tre vittorie, un pareggio, e un primo posto in coabitazione con i favoriti blufonce e i veterani della Gelbison. A permetterlo il pareggio in rimonta contro il San Luca maturato ieri al Ciro. Una sfida al vertice che non ha lasciato nè vinti nè vincitori.

Per la Gelbison un altro inizio anno che conferma la crescita costante sotto l’ala di Maurizio Puglisi. Il patron dei cilentani è tornato in casa rossoblù per fare grande una squadre che rappresenta il comprensorio circondato dal Monte Gelbison. Un obiettivo prefissatosi dall’ex presidente dell’Agropoli, che si sta realizzando. Dopo i play-off dello scorso anno, con alla guida l’ora tecnico degli aquilotti Giuseppe Ferazzoli, un primato a tre che esalta la qualità del calcio campano, ma soprattutto la progettualità.

Certo, ancora troppo presto per poter brindare e fregiarsi di onori e meriti. Il campionato è ancora lungo, gli oneri sono tanti e queste prime cinque giornate potrebbero essere solo un antipasto di una gustosa cena lunga una stagione.

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