Serie D. Ripescaggi che confusione, continua lo stato di bilico

Diventa sempre più ingarbugliata la situazione ripescaggi che coinvolge l’Agropoli, ma ancora più in generale la Serie D e la Serie C.

I delfini camminano sul filo del rasoio e sperando che le ultime voci non siano vere. Stiamo parlando di quanto riportato su Calciogol.it, dove si parla della quasi certezza della non ammissione del Lumezza e del Forl√¨ nella terza serie nazionale. Infatti nell’articolo si parla di una decisione della FIGC di fermare il numero di ammesse alla Serie C a 58, cioè fermando la serie di ripescaggi alla Vibonese. Nonostante questo la certezza non c’è: il primo settembre sarà il giorno decisivo a capire il futuro di ben tre squadre. In primis, come detto l’Agropoli.

Sistemata la situazione del Manfredonia e quasi archiviata quella del Molfetta, ai delfini non resta che aggrapparsi a Lumezzane e Forl√¨, dal cui futuro dipende, in maniera strettamente legata, l’opportunità dei campani di poter tornare a respirare la Serie D, senza passare per l’Eccellenza Riguardo proprio lo Sporting Fulgor Molfetta, ex Madrepietra Daunia, nell’articolo dei colleghi agropolesi si parla di una possibilità molto particolare, quella di un ripescaggio del Muravera con la speranza di una inversione di marcia sul ricorso contro i pugliesi. Come detto ieri, infatti, sembrerebbe che il Fulgor abbia sede in provincia di BAT e non di Foggia, come regolamento vuole. Questo avrebbe indotto il Muravera a fare ricorso per l’esclusione della squadra di Molfetta.

Situazione questa che porterebbe non pochi problemi, se confermata. Adesso queste sono solo dei rumors. Di certo ci sono, però, diversi aspetti che meritano comunque attenzione.

Ieri è iniziato il campionato di Serie C, ma la Vibonese non ha giocato, quindi mentre le altre squadre già fanno i conti con delusioni o festeggiamenti, la squadra calabrese è in attesa, non si sa ancora di cosa di preciso. Intanto anche in D la situazione è complicata ed in bilico nonostante orma il campionato sia alle porte e si siano giocati ben due turni di Coppa Italia di Serie D.

Dopo l’esperienza Paganese dello scorso anno, con un tempo di attesa finito solo il 31 agosto, si continua ancora a dover fare i conti con una burocrazia ed una giustizia sportivo troppo lenta per restare al passo con i campionati e le decisioni della FIGC.

Cristina Mariano