Savoia. Il post gara dei protagonisti col Mondragone

Il post gara al termine dopo il successo del Savoia sul Mondragonese.

Le dichiarazioni dei protagonisti dalla sala stampa dello stadio Giraud.

Ds Palumbo: “Sono contento del risultato, la partita è stata dura fino alla metà del secondo tempo. Dopo il secondo gol ci siamo sciolti ed abbiamo fatto il nostro gioco. Abbiamo realizzato tre gol di ottima fattura ed abbiamo subito gol su errore individuale. A tratti la gara è stata spettacolare e potevamo anche segnare altri gol. Va bene così. Da qui alla fine cercheremo di fare quanti più punti possibili. Stadio Giraud? Abbiamo presentato qualche richiesta ma non abbiamo ancora incontrato il Commissario.

C’è il problema del manto erboso, al di là del numero di spettatori, perché va sostituito. Non so se dovremo andare a giocare altrove o interrompere l’attività. La Società si incontrerà per capire il futuro del campo e del Savoia stesso. Se i lavori iniziassero a settembre per finire a dicembre, non so a chi converrebbe. Credo che a breve saremo ricevuti per discuterne con il Commissario. La nostra Società mira alla continuità ed alla Serie D”. 

Mister Carannante: “Oggi non era facile contro una squadra importante come il Mondragone, che ha giocatori veri e la posizione in classifica non è consona al valore della rosa. Per noi era fondamentale fare risultato per ottenere una posizione migliore nei playoff. Mi aspettavo una partecipazione più numerosa dei nostri tifosi, e mi dispiace per questo. Questa squadra sta facendo benissimo: al netto delle prime tre partite, abbiamo collezionato solo un punto in meno della capolista. Il nome Savoia andava conquistato, come dissi ad inizio stagione, e questa squadra lo ha fatto. Sentivo molti mugugni nei confronti di Esposito, poi il Ninja ha fatto due gol ed allora è bravo.

Ho vissuto tanti momenti belli a Torre Annunziata, quando i tifosi erano il dodicesimo uomo in campo. Spero che ci daranno una mano, altrimenti nei play-off non avrebbe nemmeno senso giocare in casa. Perché in casa le partite si vincono anche grazie ai tifosi. Non è un rimprovero, ma un appello ai torresi. Per me è normale vedere il Capitano giocare così perché è un giocatore vero. Esposito sta maturando ed ha bisogno del supporto dei tifosi. De Rosa, quando metterà massa e forza, non centrerà nulla con l’Eccellenza. I miei calciatori sono i miei figli e sono i più forti di tutti”.

Capitan Scarpa: “Questa squadra sta facendo un miracolo sportivo. Siamo partiti due mesi dopo degli altri, a settembre avremmo messo la firma per il secondo posto. Volevo dire a qualcuno di non rovinare quello che stiamo facendo perché sarebbe un peccato. Ripeto, questo è un miracolo e spero che nessuno rovini questo giocattolo”. 

Esposito: “Fin qui ho giochicchiato in carriera, ora mi sto formando ed è merito del Capitano. Ha fatto la storia qui a Torre Annunziata e, dal primo giorno, mi ha detto di essere l’arma in più da sfruttare. Non ho mai trovato un Capitano così in carriera. A casa non mi porto i due gol, ma il gesto di Scarpa in mia difesa: è un momento che mi porterò per sempre. Conosco il bene che mi vuole questa città e so che si deve prendere il buono così come il negativo: nel calcio è così. Critiche? Non mi arrabbio, non me la prendo: fa parte dello sport criticare la propria squadra del cuore”.