Dopo l’addio della famiglia Mazzamauro, tra le strade di Torre Annunziata non si parla altro che del futuro del Savoia. I tifosi vogliono scongiurare la possibilità che il prossimo anno non si faccia calcio nella città oplontina, ed è per questo che si stanno adoperando alla ricerca di una soluzione. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, al momento sono due le piste più concrete a livello di futuro societario, per una della quali si tratterebbe di un ritorno. Stiamo parlando, infatti, di Antonio Nuzzo, presidente del Savoia nella stagione 2017/2018, nella quale – con Franco Fabiano in panchina – i Bianchi vinsero campionato e Coppa Italia di Eccellenza, approdando in Serie D prima che il titolo fosse trasferito a Nola per permettere alla famiglia Mazzamauro di fare calcio a Torre Annunziata. Nuzzo verrebbe affiancato da alcuni imprenditori locali, mentre sembra perdere quota l’ipotesi di una collaborazione con l’ex presidente della Turris, Rosario Gaglione.
L’altra pista porta fuori regione, e più precisamente nel Lazio. Si tratta di una cordata composta da quattro imprenditori, capeggiata da Andrea Pecorelli, il cui nome fu accostato al Savoia già lo scorso anno, senza successo. Pecorelli non è nuovo del mondo del calcio, anche se le sue esperienze passate da presidente di Sora, Viterbese, Trani e Spoleto sono state tutt’altro che positive. Non ha trovato, infine, conferme dal diretto interessato l’opzione Giordano, con l’ex presidente dell’Audax Cervinara che ha parlato di mancanza di presupposti per fare calcio nella città oplontina.
In attesa di saperne qualcosa di più, una cosa appare certa: vedere il prossimo anno la Serie D a Torre Annunziata diventa ogni giorno sempre di più un miraggio. Manca, infatti, poco più di una settimana alla deadline per l’iscrizione (le ore 18 del 22 luglio), e imbastire una trattativa per portare un titolo a Torre Annunziata in questo breve lasso di tempo è praticamente impossibile. A questo punto pare inevitabile che, qualora si dovesse trovare l’imprenditore (o la cordata) disposta a fare calcio col nome Savoia, si dovrà ripartire quantomeno dall’Eccellenza. Insomma, un netto passo indietro rispetto a tre anni fa…