Savoia. Esonero sotto l’albero per Squillante, ma quali sono i programmi societari?

Doveva essere un campionato di assestamento, doveva essere un campionato in cui il Savoia doveva centrare una salvezza tranquilla, obiettivo prefissato dallo stesso Mazzamauro nel giorno del suo arrivo a Torre Annunziata con tutto il suo staff dirigenziale e tecnico. Poi l’asticella alzata dopo la partita col Francavilla, che ha fatto subito sognare la piazza: Questa squadra può arrivare tra le prime cinque, la messa in discussione del tecnico Squillante, obbligato a conquistare almeno sette punti in tre partite con Nola, Sarnese e Fidelis Andria, che alla fine sono arrivati, ma il tecnico ha fatto di più ed ha macinato risultati importanti, ben 7 consecutivi prima dello stop di Fasano, poi il pareggio interno contro la Gelbison.

Un pareggio amaro che ha portato all’esonero del tecnico sarnese, motivo? Il suo operato non più in linea coi programmi societari, quindi Squillante voleva salvarsi mentre la società chiedeva la Serie C? La domanda è più che lecita, perch√© la squadra allo stato attuale si trova al nono posto a 25 mentre l’ultima squadre nei play off, il Bitonto, ne ha 27, appena a due punti dagli spareggi e tutto un girone di ritorno da giocare. Appare evidente che sia l’obiettivo salvezza che quello play off erano alla portata dell’ormai ex allenatore dei bianchi, non resta che pensare di volere direttamente la Serie C, in questo caso la scelta dell’esonero sarebbe più che giustificata. In realtà non si capisce a pieno il vero intento della società oplontina, magari la stessa nei prossimi giorni riuscirà a dare delucidazioni più specifiche, precisando quale è il vero obiettivo stagionale, anche se, per come è andata la vicenda, l’esonero di Squillante pare sia arrivato ad hoc in prossimità della sosta, in una sorta di divorzio annunciato ma solo da poco ufficializzato.

Nel frattempo il tecnico sotto l’albero trova un ingiusto esonero, mentre la dirigenza dovrà ancora dare vere motivazioni, oltre al semplice e canonico comunicato emesso nella serata di domenica.

Intanto Sasà Campilongo si è insediato sulla panchina oplontina, ma nel frattempo, c’è il rischio, come avanzato anche dai colleghi di “Metropolis”, che si possa rivivere una situazione come quella dell’anno della gestione Altea, che prima esonerò Fabiano per Cimmino, salvo poi richiamare il tecnico di Torre del Greco ad obiettivo quasi sfumato.

Gianfranco Collaro