Saviano. I lupi neroverdi nella storia del futsal, le voci dei protagonisti: “Sarà grande C1”

Il signor Saulino ha appena sibilato il triplice fischio al “PalaSirio” di Cercola, finisce 2-2 la gara tra El Poble Millennio e Saviano Città del Carnevale, un punto potrebbe non bastare a scatenare la festa promozione. L’orecchio va alla radiolina, anzi al telefono, il patron Napolitano freme, arriva la notizia che la piazza neroverde aspettava: il Vomero Vip Club secondo cade ad Ischia, il Saviano stappa lo champagne della C1.
Un campionato condotto sempre ai vertici, con una vetta condivisa, conquistata, persa e ripresa, fortemente voluta da una piazza assetata di vittorie, una squadra sostenuta costantemente da un folto numero di tifosi, il cui calore non è mai venuto meno.
Abbiamo raggiunto il presidente neroverde Pasquale Napolitano, emozionato e raggiante a fine gara: “Successo sudato e meritato, una gioia che condivido con tutti, sono veramente orgoglioso di rappresentare una società tanto ambiziosa. E’ un grande onore aver innalzato il nome di Saviano ai vertici del futsal campano”. Sul futuro che ormai è da C1: “Per ora godiamoci la vittoria, senza però rilassarci troppo e onorando fino alla fine il campionato. Mercoled√¨ l’ultimo impegno dinnanzi al nostro pubblico, dobbiamo chiudere al meglio“. Una società che si è mossa ottimamente sul mercato, sia nella costruzione della rosa che a dicembre, quali acquisti sul taccuino: “Il primo acquisto sembra scontato, ma sarà la conferma dei pezzi migliori, dipenderà da entrambi, una cosa è certa: a Saviano si scenderà in campo sempre per vincere”.
Alle parole del massimo dirigente prosegue il diesse neroverde, Enzo Angri, fautore di tanti acquisti e perno di diverse trattative di mercato: “Sono davvero emozionato e ringrazio le belle parole e le dediche giunte da diverse parti”. Un pò di merito è anche suo in questo successo: “Il merito è davvero di tutti. La vera anima del progetto sono le persone che compongono la società, dal presidente Napolitano, ai dirigenti tutti, quali Caccavale, Sommese, Ferrara, Annunziata e altri, mi perdonino se dimentico qualcuno ma l’emozione è davvero tanta. Infine ma non per ultimi ci sono i protagonisti in campo, un gruppo fantastico con dei tifosi davvero unici”. Nel giorno della festa un pensiero anche a chi non è più tra noi: “La notizia giunta ieri della scomparsa di Giuseppe Cunzio mi ha fortemente rattristato, da parte mia e di tutta la società le più sentite condoglianze alla famiglia del direttore, una persona speciale che aveva sempre un pensiero gentile, da lui ho avuto sempre grandi consigli”. Di certo avrà pensato già a qualche pedina da porre sullo scacchiere della C1: “Non nego che ho diversi contatti, ma il tutto dovrà decidersi assieme alla dirigenza, dal tecnico e dal presidente partiranno le direttive, in C1 non faremo le comparse”.
Il capitano del Saviano non sta nella pelle, Federico Illiano è ormai un veterano di promozioni: “E’ la terza di fila dopo quelle con Sbarra e Pomigliano, un’annata di cui sono molto soddisfatto, eravamo semplicemente la squadra più forte”. Una personale dedica: “La mia è per Angelo Esposito, ha dovuto dare forfati per un brutto infortunio dopo sole cinque giornate, cos√¨ come un pensiero va a Lello Cretella, che per varie vicissitudini non è mai stato al meglio”. Quale futuro: “E’ presto per parlarne, pensiamo a goderci il successo e senza dimenticare che manca ancora una giornata, c’è da festeggiare coi nostri tifosi, altro punto forte di questa stagione”.
Chiude Matteo Chierchia, il centrale giunto a dicembre e che da subito ha mostrato qualità e attaccamento alla maglia: “Questa vittoria la voglio dedicare ai tifosi e al mio amico Lello Cretella, vittima di un’annata sfortunata”. Un nome su tutti per questa promozione: “Sono arrivato a metà strada ma ho sempre sospinto tutto il gruppo, non c’è un protagonista in particolare, ma un gruppo di amici dentro e fuori“. Futuro? “Spero di esserci ancora, io voglio restare per portare il Saviano sempre più in alto: sia la società che la città meritano grandi palcoscenici”.