Mercato chiuso. Nove arrivi. Squadra rivoluzionata. Tempo di bilancio! Soddisfatto dell’operato della società? Innanzitutto è doveroso ringraziare tutti quelli che non ci sono più e che lo scorso anno hanno dato una grossa mano ai Sanniti. Per il resto tutti gli acquisti sono stati mirati e tutte prime scelte. Sono sicuro che ci faranno fare il salto di qualità che cerchiamo. Molto soddisfatto.
Tu sei il capitano… Com’è il rapporto con i tuoi compagni?
Solitamente cerco di dare serenità al gruppo. Lo scorso anno è stato davvero eccezionale sotto questo aspetto, sicuramente quest’anno sarà più dura, ma spero e sono sicuro di guadagnarmi il rispetto dei compagni e di essere per loro un esempio da seguire.
Hai ereditato la fascia dal tuo mister. Cosa ti ha trasmesso in questi anni?
Benito oltre ad essere il mio allenatore è innanzitutto un fratello acquisito. Abbiamo giocato per circa quindici anni fianco a fianco ed è sempre stato il mio capitano e soprattutto l’esempio da seguire in campo e fuori. Spero di fare bene come lui.
Una descrizione veloci dei nuovi arrivi. Tra giovani ed esperti ci sarà da divertirsi. Chi il più importante?
Come dicevo in precedenza, sono stati tutti acquistati voluti e mirati. Abbiamo valuto prima il profilo umano e poi calcistico. Tutti atleti di un certo livello che daranno continuità a questa squadra, non mi piace fare nomi, perch√© per me vince sempre il gruppo, ma credo che la società abbia fatto un mix eccezionale di esperienza, carattere e preso giovani di qualità.
Potessi rubare un calciatore ad un’altra squadra, oppure un giocatore che avresti voluto come compagno di squadra?
Sinceramente, senza falsa ipocrisia, posso dire che non ruberei nessuno, poich√© i migliori li abbiamo noi, e, quando dico migliori, non parlo solo sotto l’aspetto tecnico ma in generale. Non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura, in questa squadra. Un solo rammarico, quello del giovane Loris De Luca, tornato dal prestito alla Maleventum, un giovane di prospettiva ma già pronto, come ha dimostrato nella seconda parte della stagione scorsa. Un grande atleta serio e pieno di risorse, tenendo presente che è un ’94.
Domanda antipatica. Qualè il compagno più simpatico e quello più antipatico?
Beh sinceramente lo scorso anno tutti simpaticissimi, ma la medaglia d’oro va a Dello Iacovo, uno che sa stare nel gruppo e che non rende mai noioso l’allenamento. Poi sicuramente Brigantino, anche perch√© è quello che roseca più di tutti. Un grande. Il più antipatico? L’avversario di turno.
Della rosa dello scorso anno chi ti ha impressionato maggiormente e da chi invece ti aspettavi di più?
Sono rimasto impressionato e sorpreso dalla facilità di adattamento al calcio a 5, da Giorgio Martucci. Ha delle qualità eccezionali e soprattutto ampi margini di miglioramento. Se migliora anche sotto l’aspetto caratteriale, può diventare uno dei più forti. Deluso singolarmente da nessuno. Lo scorso anno abbiamo sofferto la prima parte di campionato, avendo una squadra giovane e quasi tutti alla prima esperienza. Abbiamo sofferto la mancanza di un pipelet all’altezza, ma quando poi tutti hanno capito le esigenze del mister e hanno avuto più fiducia dei propri mezzi, siamo andati alla grande, disputando un girone di ritorno che, classifica alla mano, siamo stati secondi solo alle neopromosse Cusano e Atzeca Dragoni.
Un anno di vita. Al primo anno play off, ma anche tanti errori sia in campo che in società. In cosa siete cresciuti in questi mesi e in cosa, invece, dovete ancora migliorare?
Come società abbiamo ancora tanta strada da fare, ma siamo ambiziosi e nello stesso tempo molto umili. Amiamo questo sport, una passione indescrivibile. Quest’anno abiamo cercato di migliorarci soprattutto dal punto di vista societario, affidandoci a persone serie e passionali come noi. Uno su tutti il nuovo segretario, Fabio Sorice che ha portato una ventata di euforia e soprattutto di idee.
Vieni da due stagioni importanti in fatto di goal e prestazione. Un caso con mister Pellegrino a guidarti?
Il mister mi conosce benissimo e sa come spronarmi e dare sempre di più. Il mio carattere e legame, lo facilitano di più Non è affatto un caso
Quali sono gli obiettivi stagionali, a parte a quelli già dichiarati, della squadra? Pronti ad alzare l’asticella?
Sulla carta non possiamo negare di essere competitivi, poi il campo ci dirà la verità. Io ci credo e so che possiamo migliorare il 5¬∞ posto (play off‚Ķ) della scorsa stagione.
Qual è il tuo obiettivo personale invece?
Diciamo più che il mio obiettivo è il mio sogno. Indossare la fascia di capitano con questi colori in serie C2.
Le squadre che maggiormente temi chi si è rafforzata secondo te?
Preferisco guardare a casa mia, ma ammiro il lavoro della Campana, che si sono affidati al top degli allenatori.
Gli obiettivi futuri della società? Si vocifera una scuola calcio a 5‚Ķ
I nostri sogni che da anni coltiviamo e che cerchiamo di realizzare poco alla volta, stiamo mettendo le basi per realizzarli.
A proposito di bambini. Anna Chiara e a breve Cristian. Hai già pensato ad una nuova esultanza?
Ancora no, ma conoscendomi, realizzerò qualcosa a sorpresa. Comè nata la passione del calcio a 5? Dopo un brutto infortunio nel calcio a 11 con la Ferrini, fui chiamato a provare l’esperienza con l’allora AN BENEVENTO (poi Benevento futsal‚Ķ), da li un filotto di successi e il passaggio al Benevento Ferrovia e l’amicizia con il mister Benito Pellegrino e mister Solinas che, mi hanno fatto innamorare di questo magnifico sport.
Calcisticamente parlando, qualè il ricordo più bello che più ti viene in mente e quello meno bello?
Calcisticamente parlando il ricordo più bello non può che essere la finale play off per la promozione in C! con il Benevento Ferrovia, a Sala Consilina. Un palazzetto gremito e rumoroso, non riuscivamo nemmeno a parlare ad un metro tra di noi. Esperienza unica. Poi perdemmo ai rigori, ma mi vengono ancora i brividi a pensare quella giornata. Il più brutto sicuramente 11 maggio 2012. Ultima giornata di campionato, dopo una rincorsa favolosa arriviamo allo scontro diretto con gli Stregoni five che ci precedevano solo di un punto. La vittoria ci avrebbe proiettato in serie D, Pontelandolfo gremito una giornata di sport bellissima, ma una sconfitta che brucia tutt’oggi. Chiudemmo il primo tempo in vantaggio di 3 reti, poi nel secondo espulsione di un nostro compagno e la rimonta fino al 3-3 finale che promossero gli Stregoni.
In bocca a lupo per la prossima stagione, crepi e ‚Ķ sanniti tutto il resto è noia!