Roma. Totti: “Spalletti è un allenatore fortissimo, spero che rimanga”

Ieri sera il capitano della Roma Francesco Totti si è raccontato cos√¨ al talk show di Maurizio Costanzo: “Quando ero piccolo studiavo sempre fuori dal balcone, appena sentivo il rumore del pallone, chiudevo il libro, scendevo e tornavo verso le 19:30-20. Chi c’era c’era, sfidavo tutti. Era la mia passione, era il destino”. Cosa ti ha legato per sempre alla Roma? “Segnare il goal scudetto. Fortunatamente ci sono riuscito, è un sogno che sono riuscito a realizzare. Ce ne sono altri abbastanza belli, quello è quello con un significato differente”.

Su Spalletti: “Io rispetto ogni scelta che fa. Anche se in 5 minuti un giocatore non può risolverti la partita, ma non è per Spalletti.

Il tecnico della Roma Luciano Spalletti ha sempre ribadito, ‘Vado via se Totti non firma’. ” Una domanda ce l’ho, se non gioco che firmo a fare? Ma è per scherzare. Lui è un allenatore fortissimo, spero che la Roma lo possa tenere, è l’allenatore del futuro, può far vincere la Roma. Serve a questa città, conosce bene l’ambiente. Io ormai sto a fine carriera, deve pensare al futuro”.

Totti parla poi di Maradona e di altre leggende del calcio : “Maradona è il calcio in assoluto, hanno inventato il pallone con scritto sopra ‘Maradona’. Messi e Ronaldo sono due extraterrestri. Baggio invece ha fatto la storia del calcio nostrano, mentre il mio amico Del Piero ha vinto tutto quello che si poteva vincere con la Juve. Cassano ? √à un matto di testa ma con i piedi è fortissimo”.

Sua moglie Ilary: “Da parte mia fu un colpo di fulmine, da parte sua non penso. Però posso dire che in questo momento, oltre ai miei figli, è la persona più importante. Mi dà stabilità, serenità. Il primo appuntamento in Ferrari? Avevo una Smart. Il pomeriggio la prese mia madre per andare fuori. E mi era rimasta solo la Ferrari. Le mandai un messaggio, scrivendole che c’era un piccolo problema. Lei mi chiese se non volevo più vederla, io risposi che avevo solo la Ferrari e le chiesi se fosse un problema”.

L’opportunità Real Madrid: “C’è stato un momento in cui stavo pensando di andare via da Roma. Direzione Madrid. C’è mancato pochissimo. In Italia non sarei mai andato per rispetto della gente”.

Il suo Ritiro: “Quando il ritiro? Mi diverto, finch√© non mi passa la voglia mi dispiace smettere. Mi diverto tutti i giorni, il pensiero di spogliarmi, andare in campo, correre è la mia vita. E ancora mi diverto, se vado al campo che non mi va sono il primo ad alzare il braccio”.

La carriera da allenatore: “Non farò mai l’allenatore. Non mi piace stare uno contro trenta. I giocatori sono una massa di paraculi. Quando si schierano tutti insieme”.

I grandi rimpianti di Totti: “Non aver mai giocato con Ronaldo. Umanamente, non aver vinto la Champions League con la Roma. Non è facile, non ci sono i tempi e non siamo all’altezza delle big europee”.

Conclude il capitano giallorosso parlando del suo probabile Futuro: “Tre possibilità. O sui campi, quelli attuali, o non dietro la scrivania, non mi ci vedo, ma dirigente della Roma, anche se non so cosa fare, o lasciare il calcio e fare un’altra cosa. Qualcosa ho in mente. In questi ultimi mesi sto riflettendo su quello che ho intenzione di fare. Ho preso quasi una decisione, ma aspetto maggio-giugno. Non la dico. Al massimo posso fare il procuratore, ci capisco di calcio, poco, ma ci capisco”.

Nunzio Marrazzo