Roma. Pallotta: “Anno frustrante, sono estremamente deluso”

La Roma e’ reduce da una stagione fallimentare: mancato il treno per l’Europa e perso con dolore anche la finale di Coppa Italia nel derby. James Pallotta ammette la delusione ma vuole dare la carica per la prossima stagione: l’obiettivo e’ quello di costruire una squadra forte in campo e fuori. “E’ stato un anno frustrante, sono estremamente deluso – la riflessione del presidente giallorosso in un’intervista al ‘Financial Times’ -. Abbiamo battuto tutte le squadre migliori, abbiamo vinto con la Juve, abbiamo distrutto il Milan, abbiamo superato la Fiorentina e per tre volte l’Inter, ma e’ stato assurdo il modo in cui abbiamo giocato con le squadre di medio-bassa classifica. Ma abbiamo tanti giovani calciatori e ci vorra’ tempo”. Il nuovo stadio resta comunque il chiodo fisso di Pallotta. La societa’ ha gia’ trovato il posto dove costruire il nuovo impianto che, idealmente, dovrebbe essere pronto in tempo per la stagione 2016-17.

I progetti dovrebbero essere sottoposti il mese prossimo, con lo stadio che avrebbe una capacita’ fra i 50 mila e i 60 mila posti, un altro tassello della politica di marketing avviata dalla proprieta’ americana. “Stiamo lavorando sul brand Roma e non lo stiamo facendo per una questione di ego”, ci tiene a sottolineare Pallotta, che riconosce l’enorme distanza fra la societa’ giallorossa e il Manchester United (200 milioni di dollari contro 3,9 miliardi) ma ricorda: “ci sono tantissime opportunita’ per colmare questo abisso”. “Penso che a tanta gente con le tasche piene piacerebbe possedere la Roma”, dice ancora Pallotta, a caccia di soci per iniettare nuovi capitali nella societa’, ma il primo passo e’ sfruttare meglio il marketing, dove l’Italia e’ lontana dal top. “Stiamo provando a portare maggiore professionalita’ utilizzando il meglio di quanto c’e’ negli Stati Uniti. Prima che arrivassimo, a livello di social media, la Roma era a zero. La precedente proprieta’ non aveva fatto nulla, niente Facebook, niente Twitter, non c’era nemmeno un sistema di gestione per i tifosi”.

Adesso, invece, il prossimo passo e’ creare un app che consenta al pubblico di ordinare via smartphone uno snack allo stadio “senza lasciare il proprio posto. Speriamo nel nuovo impianto di utilizzare parecchio questo genere di tecnologia”.
Compreso anche un sistema di identificazione facciale per mettere fine alle multe per cori razzisti. “Le squadre di calcio devono essere gestite come un business e non come un hobby – la riflessione di Pallotta -. I Celtics (di cui e’ proprietario, ndr) adesso stanno facendo tanti soldi. Se porti avanti una situazione come se fosse un business, allora puoi fare soldi”. (Agi)