Mancano solo due giorni alla partita che vale una stagione intera. Per la nostra rubrica “Road To Caserta” abbiamo sentito il capitano dell’Audax Cervinara Alessio Befi.
Mancano poco meno di 48 ore al fischio di inizio della finale di Coppa Italia Dilettanti tra i caudini di Pasquale Iuliano e il Giugliano, due squadre che hanno raggiunto la finale dopo un impegnativo turno precedente. Entrambi si sono ritrovati a rimontare il risultato dell’andata, in particolare, l’Audax aveva perso contro l’Agropoli, riuscendo poi a vincere con il risultato di 2-0.
“Abbiamo faticato molto per raggiungere questa finale -commenta ai nostri microfoni Alessio Befi– Quello contro l’Agropoli è stato un turno davvero tosto, avevamo perso e siamo riusciti a rimontare vincendo 2-0. Sicuramente contro il Giugliano non partiamo con il favore dei pronostici, loro sono una grandissima squadra. Hanno delle individualità importanti, calciatori che sono abituati a questo tipo di partite, prendi Caso Naturale, Fava, Manzo, Frigiello, hanno venticinque, trenta calciatori tutti allo stesso livello. Noi siamo una buona squadra, siamo un buon gruppo, è questa la nostra forza”.
Una squadra più tecnica ed esperta, contro una squadra che ha corsa, forza e aggressività oltre a un buon gioco: “E’ vero, siamo una squadra che ha una buona corsa e una buona gamba e approfitto per ringraziare il nostro professore per questo, perchè ci allena in maniera esemplare in questo senso. Dalla nostra abbiamo, però,anche il bel gioco, non basta lanciare la palla e Befi risolve tutto, ma ci sono anche altri calciatori che ci danno una mano, calciatori più tecnici e rapidi. Sicuramente non siamo il Giugliano -confessa ancora il capitano caudino- Come ho detto loro hanno delle individualità importanti, con giocatori esperti e che proprio lo scorso anno hanno vinto la Coppa, per noi è un traguardo storico, è la prima volta che arriviamo alla finale. Abbiamo il vantaggio del campo, perchè siamo abituati a giocare sul campo in erba naturale, ma questo conta poco, perchè loro quest’anno giocano sul sintetico, ma in passato hanno giocato sul manto naturale. Non partiamo sconfitti, andremo l√¨ per fare la nostra partita e creare problemi ai tigrotti”.
Audax Cervinara che arriva dalla vittoria contro la Palmese nell’ultima partita di campionato e con il solito gol nella “Zona Caudina”. Befi confessa il segreto per tenersi sempre concentrati anche alla vigilia di una gara dall’alto quoziente emozionale: “Una squadra che lotta per vincere non può fare altro che vincere partita dopo partita. Deve restare concentrata e non pensando alla partita successiva. Ieri siamo scesi in campo pensando di dover vincere contro la Palmese, abbiamo fatto una grande partita, la migliore delle ultime sette gare. Bisogna restare concentrati. Noi abbiamo una buona rosa, il tecnico ieri ha fatto il tourover, se cos√¨ si può dire perchè Iuliano ci fa ruotare sempre. Non abbiamo una formazione tipo, ma il tecnico sa gestire bene lo spogliatoio e i cambi che fa, sono sempre adatti al momento. Chi entra dà sempre il suo contributo, dà quello che in quel momento mancava. Cos√¨ riusciamo a non mollare mai e riusciamo ad andare a segnare anche nei minuti di recupero. Ci fa sentire tutti coinvolti e sempre sul pezzo”.
Clima, probabilmente, non favorevole dal punto di vista meteorologico ma Cervinara e Giugliano risponderanno in massa alla chiamata delle rispettive squadre: “Non so precisamente quanti saranno, probabilmente un migliaio. Si prospetta una serata piovosa, quindi, siccome ci è capitata la tribuna scoperta probabilmente qualcuno rinuncerà a venire. Però io voglio dire a tutti i tifosi, siano di Cervinara che di Giugliano, che li faremo divertire, noi calciatori. Proveremo a vincere questa Coppa, non partiamo battuti. Spero che vinca la sportività, che sia una giornata di sport, perchè è l’unica cosa che conta. Lo sport e il divertimento”.
Una chiusura: “Festeggiamenti? Non ci abbiamo pensato, non si fa -ride- E’ scaramanzia e soprattutto sappiamo che sarà una gara difficilissima perchè è una sfida complicata e sarebbe uguale anche se non fosse il Giugliano”.
Cristina Mariano