Leopardiana memoria – La quiete dopo la tempesta. Senza scomodare Leopardi, azione quantomeno oltraggiosa per un grande della nostra letteratura che manco era a conoscenza del gioco del calcio, è sicuramente la frase giusta per fotografare il momento del Pomigliano. “Odo augelli far festa”: dagli spalti del “Gobbato”, gli ‘augelli’-tifosi, chiusi in proteste e forzate assenze domenicali, hanno abbracciato Suriano e compagni con uno scrosciante applauso di riappacificazione. E poco conta se gli augelli storici hanno preteso un chiarimento da Capitan De Rosa, reo di non aver apprezzato, dopo tanto nervosismo, il loro battito d’ali. La situazione, per la cronaca, si è ulteriormente calmata: “Non è successo nulla, solo volevo un attimo di calma dopo una gara piena di tensione, per questo non sono corso a salutare i supporter”. Parola di capitano.
Sacro e profano – Tornando a noi, e al profano modus ablandi dei campi polverosi di quarta serie, quella di ieri è stata, con ovvietà di causa, una vittoria a dir poco fondamentale per il morale della banda-Seno. Il 2-1 sull’Orlandina (terza forza del campionato sino a ieri pomeriggio alle 15.00) vale la seconda vittoria consecutiva in casa ed il terzo risultato utile consecutivo. Dopo la gara con l’Agropoli, Seno ha dichiarato che “Il campionato del Pomigliano inizia da qui” e, fin’ora, sta avendo ragione. Finalmente l’undici granata ha trovato la sua quadratura, quel 4-3-1-2 che vale sistematica superiorità numerica in mezzo al campo e permette di sfruttare la verve dei tre nuovi, importantissimi acquisti Oretti, Pesce e bomber Suriano, al terzo gol in due presenze al Gobbato dopo la doppietta da 3 punti di ieri. Mancherebbe, forse, una punta di peso da affiancare all’ex Milazzo e la rosa, poi, potrebbe considerarsi più che competitiva.
Onori ed oneri – C’è poi un record da annoverare nel (ad oggi scarno) background della gestione Pipola: mai il Pomigliano, per antonomasia focalizzato sulle vicissitudini del campionato, si era spinto cos√¨ in alto nella Coppa Italia di categoria. Dopo la vittoria in casa del Torrecuso, il Gobbato di Pomigliano sarà teatro di un ottavo di finale da leccarsi i baffi: si giocherà contro il Savoia schiacciasassi che forse, in Coppa, potrebbe essere meno “invincibile”. Ma la suddetta Coppa, per quanto riserbi in s√© quel fascino da “calcio romantico” è l’obiettivo secondario della Banda Seno chiamata a cancellare il prima possibile la partenza ad handicap che ha scandito l’inizio di stagione e costruire, domenica dopo domenica una tranquilla salvezza.
Troppi rossi – Pelo nell’uovo di una prestazione quantomeno apprezzabile è l’ennesima espulsione occorsa ad un giocatore del Pomi. Siamo solo all’ottava giornata e, dall’esordio con l’Akragas ad oggi, sono già quattro i giocatori granata ad aver visto il rosso dell’arbitro sventolare al loro indirizzo: parliamo di De Rosa, Cerchia, Suriano e, ieri, Rea. Un limite che può, con l’andare del torneo, scalfire la bonarietà dei risultati di questo Pomigliano. Un pelo nell’uovo da eliminare il prima possibile.