Qui Pomigliano. Pipola dimissionario, difficile pensare ai fatti di campo

Il Pomigliano, da oggi, non ha più un presidente. Raffaele Pipola, proprietario per l’appunto della società, lascia i battenti. Secondo quanto riportato nella nota ufficiale della società granata, dei problemi a sfondo “economico-lavorativo” non permetterebbero all’ormai ex presidente di proseguire nel suo cammino. Da oggi il titolo del Pomigliano Calcio appartiene al Comune della Città dell’Alfa. Una mossa difficilmente prevedibile, da parte di Pipola, uomo molto passionale e, talvolta, esagerato nelle sue uscite. Ora il problema è capire che ne sarà della squadra, rialzatasi a pieni voti (ieri quattordicesimo risultato utile consecutivo tra campionato e coppa) ma ora ritrovatasi senza timone. Proprio ieri, però, Pipola ha dato segnali di rottura: uscito dal campo dopo il pareggio col Rende, infatti, il patron ha etichettato con epiteti poco cordiali (chi era al “Gobbato” potrà capire) tifosi ed organi di Stampa. I primi colpevoli, sempre secondo le sue personali ricostruzioni, di averlo “tradito” con i fattacci della gara col Savoia (Scarpa, giocatore oplontino, fu colpito da una bottiglietta di plastica piena d’urina) ed i secondi di non averlo difeso dopo che questi aveva, sempre tramite un comunicato ufficiale, minacciato di spostare le gare interne del Pomi in comuni limitrofi, scatenando la suscettibilità di quella frangia di tifosi estranea all’increscioso fatto di cui sopra. Baraonda, quindi, in casa Pomigliano: la speranza è che i risultati meramente sportivi possano risentire il meno possibile della bufera sfociata dalle dimissioni di Pipola.