Sfida che potrebbe essere decisiva quella di oggi pomeriggio tra il Pordenone di Maurizio Domizzi e la Salernitana di Fabrizio Castori (che sarà ancora assente, a sostituirlo Roberto Bocchini). I ramarri dopo la sconfitta di misura contro la Reggiana sono coinvolti nella lotta salvezza, i granata invece hanno perso in casa col Monza ma lo scontro tra i brianzoli e il Lecce di quest’oggi consentirebbe loro di occupare la seconda posizione in classifica in caso di colpaccio e di pari all’U-Power Stadium. A Salerno nonostante il passato burrascoso con la dirigenza l’entusiasmo è alle stelle, con città e provincia tappezzati di striscioni perchè la piazza adesso sogna la Serie A.
COME ARRIVA IL PORDENONE
Mister Domizzi ha caricato i suoi calciatori esortandoli a ripetere l’impresa dell’andata, quando i ramarri sbancarono Salerno 2-0. Organico quasi totalmente al completo, con ampia scelta in tutti i reparti. A partire dal reparto difensivo, laddove si potrebbe rivedere un calciatore di grande esperienza come Camporese. Il centrocampo sarà guidato da due calciatori di grossa qualità, protagonisti in positivo per tutto l’anno e che nel recente passato sono stati ad un passo dalla Salernitana: si tratta di Giacomo Calò, il re degli assist, e Zammarini, spesso letale con i suoi inserimenti dalle retrovie. In avanti la certezza è rappresentata da Ciurria, il calciatore più in forma e dal rendimento più elevato.
COME ARRIVA LA SALERNITANA
Mister Bocchini e Fabrizio Castori sono costantemente in contatto e stanno valutando quale possa essere il modulo migliore con cui affrontare il Pordenone. Mancherà Veseli. Non è affatto ad escludere un ritorno al 4-4-2, modulo che ha consentito di battere Frosinone, Entella e Venezia. Aya, che è favorito su Bogdan, e Gyomber sarebbero i difensori centrali, con Jaroszynski a sinistra e Casasola a destra. In mediana possibile rientro dal primo minuto per Coulibaly che, superato l’infortunio, potrebbe affiancare capitan Di Tacchio, tuttavia a rischio per Empoli in caso di cartellino. In avanti Djuric è sicuro del posto con conseguente ballottaggio tra Gondo e Tutino, diffidato e forse preservato in vista della gara con i toscani del weekend.