Pomigliano re di Coppa nella stagione 2013-14. I granata allenati da mister Biagio Seno, infatti, hanno disputato ben 8 gare nella competizione tricolore di quarta serie, ottenendo 6 vittorie e 2 pareggi con 18 reti messe a segno e appena 6 incassate. L’avventura granata in Coppa Italia serie D è iniziata lo scorso agosto, quando De Rosa e company piegarono per 2-0 allo stadio “Ugo Gobbato” l’allora Real Hyria. A distanza di qualche giorno i pomiglianesi calarono un tris alla Keller. Ai 32esimi i granata asfaltarono per 5-2 il baby Termoli, prima di affrontare fuori casa i corregionali del Torrecuso, battendoli 1-2 all’Ocone sotto una pioggia a dir poco battente: in quell’occasione fin√¨ in tribuna l’ex Mario La Cava.
LE IMPRESE – Agli ottavi di finale Panico e soci ebbero la meglio sulla corazzata Savoia sempre nel catino di via Ravenna (2-1 con rimonta granata e rete oplontina dell’ex Del Sorbo): ai quarti di finale l’altra impresa granata è arrivata sul campo insidioso dell’Akragas, team che attualmente occupa la seconda posizione in classifica nel girone in cui militano Suriano e soci. In quella sfida i siciliani furono battuti ai calci di rigore dopo un pirotecnico 2-2 nei tempi regolamentari. Dopo Savoia ed Akragas il Pomigliano di Seno si toglie un’altra grande soddisfazione, andando ad imporre gioco e risultato (storico 0-2) al “Comunale” di Arezzo, contro una nobile decaduta in cui giocano diversi elementi con trascorsi in cadetteria. Tra questi Carteri, Dierna, Pecorari, Quadrini e mister Mezzanotti. La sconfitta aretina induce il club (dopo il pari in campionato con il Deruta) a sollevare dall’incarico l’ex terzino di Napoli e Vicenza e ad affidarsi a mister Chiappini. Nel return-match al “Barassi” di Secondigliano la band granata alza le barricate e punge in contropiede: lo 0-0 spedisce in finale la compagine campana e al settimo cielo la torcida pomiglianese rimasta nella città dell’Alfa (gara a porte chiuse). Il 2 aprile prossimo i lombardi del Pontisola e il Pomigliano di Pipola si contenderanno il trofeo. Salvatore Alligrande