Pomigliano-Akragas 0-1. Inizio amaro per i granata. La cronaca e il tabellino

Inizio amaro per il Pomigliano di mister Biagio Seno: dopo 97′ di gara chiusa e combattuta, con molti calci e calcio solo a sprazzi, l’Akragas riesce a portare i tre punti in Sicilia. Un risultato forse troppo generoso per i biancazzurri di Agrigento, come ammesso a fine da gara da mister Rigoli: “Il primo tempo è stato giocato meglio dall’Akragas, ma per quanto visto nella ripresa, il pareggio sarebbe stato forse il risultato più giusto. E’ stata una gara decisa dagli episodi.” Quello in questione riguarda la punizione (di seconda) di Chiavaro allo scadere del primo tempo, punizione per un fallo dubbio al limite dell’area che ha creato non poche polemiche nell’ambiente pomiglianese. Se mister Seno mantiene un profilo più politically correct- “Dobbiamo prendere quanto di buono ci può essere da una sconfitta del genere contro un’ottima squadra”- lo è decisamente meno il patron Pipola, che tuona: “Abbiamo iniziato col piede sbagliato: l’arbitraggio di oggi è stato indecoroso.” Ma passiamo al calcio giocato.

Un primo tempo di marca agrigentina… – Pronti, via e il Gobbato già trema, colpa dell’ariete Saraniti che dopo manco un giro di lancette colpisce, su colpo di testa, la traversa. Di Costanzo trema. La trama dei primi 20′ è: Akragas che prova ad affondare, Pomigliano compatto e attento, ma con poco peso in avanti (si fa sentire l’assenza di bomber La Cava). Romano è molto spesso isolato e, per quanto voglioso, l’esterno Arenella, quest’oggi adattato al ruolo di seconda punta, non riesce ad incidere. La prima occasione granta è al minuto 22′, quando una punizione dell’intermittente Panico taglia tutta l’area di rigore biancazzurra: Varriale non trova il tap-in per un soffio. La gara, non spettacolare, stenta a decollare ed occasioni vere e proprie ce ne sono poche: la più clamorosa arriva al minuto 37′, quando dalla destra il giovanissimo Parentato sbaglia un traversone e mette in seria difficoltà il portiere avversario Valenti, che si deve prodigare in un intervento plastico per deviare la palla oltre la trasversale. Nonostante i buoni spunti dalla trequarti in su, sembra che l’Akragas non sia in grado di trovare la via del gol, ma quando tutto sembra scritto, ecco che un episodio cambia l’inerzia del match: minuto 45′ (praticamente allo scadere), Cerchia e Arena si contendono una palla morta al limite dell’area pomiglianese, sembra fallo dell’attaccante siciliano, ma per Cipriani di Empoli è il pomiglianese a commettere fallo per gioco pericoloso. Punizione in seconda. Assenzio Candeloro si fa toccare il pallone e con un destro rasoterra trafigge Di Costanzo. Grave errore di ingenuità della difesa granata: Parentato (in quest’occasione la scarsa esperienza del giovane esterno ha fatto la differenza) è vittima di un blocco al momento del tocco per Candeloro, sarebbe bastato un pizzico di malizia in più.
… ed una sfortunata ripresa tutta granata – Nella ripresa cambia la musica: il Pomigliano ha disperato bisogno di trovare la via del gol e alza di parecchio il suo baricentro, il 4-3-2-1 dell’Akragas diventa un 4-5-1 con il solo Saraniti a fare da boa nella trequarti campana. C’è grande voglia, ma le azioni granata sono confusionarie e l’errore individuale è all’ordine del giorno: Valenti non corre rischi particolari fino all’ora abbondante di gioco. Seno mischia le carte in tavola, via un impalpabile Arenella ed un emozionato Parentato, dentro Manco (che dona vivacità all’offensiva granata) ed Eliani per dare più consistenza all’attacco: si passa ad un 4-2-3-1 con Panico, Manco ed Eliani dietro Romano. Il Pomi diventa allora molto più pericoloso, specie su calcio d’angolo. Sfiorato il pareggio in almeno tre occasioni: prima con Follera, poi con Manco (il più basso di tutti) ed infine con il generosissimo Varriale, sempre su angolo di Panico. Proprio il fantasista pomiglianese è protagonista, a 20′ dell’episodio più chiacchierato della giornata: De Rossi lo atterra in area, Panico chiede il rigore ma viene ammonito per simulazione, episodio molto dubbio, il contatto sembra esserci, anche se il granata accentua di sicuro l’entità dello stesso. A 10′ dalla fine Seno tenta il tutto per tutto sostituendo un timido Cerchia con Schioppa. Mossa di mourinhana memoria: il difensore farà infatti da boa offensiva per i palloni alti dei suoi. Alla fine non c’è niente da fare: nonostante i 6′ di recupero (che, in effetti, hanno subito non poche interruzioni) un Akragas più pratico che bello riesce ad avere la meglio su un Pomigliano accesosi forse troppo tardi.
Pomigliano-Akragas 0-1 (45′ Chiavaro). Ecco il tabellino del match:
POMIGLIANO (4-4-2): Di Costanzo; Candrina, Follera (C), Varriale, Festa; Parentato (60′ Eliani), De Rosa, Cerchia (83′ Schioppa), Panico; Romano, Arenella (52′ Manco). All. Sena A disp: Caliendo, Moscarino, Del Gaudio, Caiazzo, Esposito, Cantone.
AKRAGAS (4-3-2-1): Valenti; De Rossi, Vindigni, Chiavaro, Parisi; Candeloro, Aprile, Bonaffini (C) (91′ Fontana); Arena (75′ Caci), Savonarola; Saraniti (86′ Cucuzza). All. Rigoli. A disp: Zalletta, Corsino, Costa, Pino, La Malfa.
ARBITRO: Cipriani della sez. di Empoli
Note: Angoli 7-5 per il Pomigliano; ammoniti Cerchia, Varriale e Panico (P) ed Aprile e Bonaffini (A); recupero: 1’pt e 6’st; spettatori circa 380 di cui 20 di fede biancazzurra.
foto: sportcampania.it