A distanza di quasi una settimana le dimissioni di Valerio Gazzaneo da tecnico della Polisportiva Sarnese fanno ancora discutere, anche perchè a seguire l’esempio dell’ex allenatore della Rappresentativa Allievi della Campania è stato il direttore sportivo Pasquale Ottobre, che dichiara: “Sono fuori, ringrazio la società ma alcune scelte fatte dal presidente non le condivido. Ci sono varie questioni e quindi preferisco farmi da parte. Io sono uno che crede nel rispetto dei ruoli”. La motivazione va quindi, molto probabilmente, a ricercarsi nella scelta del nuovo tecnico Carmelo Condemi, che ha sostituito Gazzaneo. Si nota, infatti, l’assenza di Ottobre durante la presentazione del tecnico reggino.
Riecheggiano, tra l’altro, ancora le parole del Presidente della Sarnese Francesco Origo nel post partita con l’Aversa. Una sconfitta quella subita dalla formazione di Sarno, che ha lasciato l’amaro in bocca e che ha aperto una vaso di Pandora. “La squadra ha perso umiltà” lamentava il numero uno, dopo una prestazione eccelsa dei suoi. Gol mangiati, un grande Maiellaro e i pali a privare della gioia del gol alla giovane formazione granata, dall’altro lato un tiro ed il gol di Guarracino che regala la prima vittoria all’Aversa.
Dichiarazioni queste che hanno creato un terremoto interno, dalla replica di Valerio Gazzaneo con annesse dimissioni, proprio durante la trasmissione Lo Sport in Campania dei colleghi di TeleVomero, i comunicati stampa di risposta al tecnico e a seguire l’arrivo di Condemi e l’addio di Ottobre.
Qual è la situazione in quel di Sarno, quindi? Turbolenta e alla vigila della sfida con il Pomigliano non è una delle condizioni migliori, in particolare per la rosa che dovrà metabolizzare l’addio di Gazzaneo, vecchia conoscenza di ben dodici degli attuali giocatori della prima squadra e quello del direttore Ottobre, ma soprattutto le dure parole del patron Origo.
La classifica dei granata parla di un posizionamento a metà classifica, traguardo, seppur temporaneo, che nella scorsa stagione non è mai stato raggiunto. Ma, al di là di ogni aspetto tecnico c’è da valutare un aspetto educativo che perentoriamente subentra parlando di giocatori anche adolescenti come il portiere 2000 Russo, ma anche Sorriso, Tagliamonte, Talia, e tanti altri. In generale una squadra che composta da giocatori che non scendono mai sotto la classe 1990. Non esperti della categoria, tra l’altro, che potrebbero rispondere al rimprovero pubblico in maniera inaspettata. Un aspetto che a caldo il Presidente Origo ha trascurato accusando i suoi di presunzione davanti alle telecamere.
Tredici punti in classifica in dodici partite giocate, con vittorie importanti e sconfitte amare, come quella di Aversa, ma anche pareggi che lasciano rabbia. Tanta l’inesperienza della formazione linea verde della Sarnese, che annovera in squadra calciatori molto giovani. Dodici dei quali, tra l’altro, proprio con Gazzaneo due anni fa hanno sfiorato la vittoria dello scudetto Juniores. A metà classifica la Sarnese viaggia sui binari di campionato che sembrerebbe abbastanza tranquillo, fin’ora, e che rientra nel progetto e obiettivo iniziale della società: la salvezza.
Domani sarà l’esordio di Condemi, con il Pomigliano e solo ora si parla di emergenza, anche se, lo stesso Gazzaneo ha affrontato partite importanti come Team Altamura, Cerignola e Aversa con le assenze di Gallo, Pepe, proprio ad Aversa, Coffi e con Nasto, centrocampista, adattato a difensore.
Prima del botta e risposta mediatico, tra l’altro, allo Squitieri una manciata di tifosi avevano ingaggiato una contestazione nei confronti non dell’allenatore, ma della squadra, accusata di poco impegno in campo. L’allenatore, però, ha mediato, ristabilendo la pace tra le parti. Inesperienza che regna sovrana con bomber Favetta che solo quest’anno sta realmente trovando la continuità realizzativa, suo tallone d’Achille. Tutto sembrava rientrato, ma poi le dichiarazioni stoccata di Origo hanno creato uno squarcio che sembra perdurare.
“Ho voluto difendere la mia squadra -dichiara Valerio Gazzaneo in esclusiva per la nostra redazione- Quello che stanno facendo per me è un miracolo, premettendo che i miracoli sono un’altra cosa e questo è uno sport. Avrei accettato quelle dichiarazioni nello spogliatoio, per fare scudo attorno alla squadra”.
Cristina Mariano