Partenope C5. D’Errico a 360¬∞: “Progetto ambizioso. Derby? Gran bel match”

Chi afferma che con i giovani non si va lontano è costretto a ricredersi guardando il cammino della Partenope Monte di Procida nel campionato nazionale di serie B del futsal. Nata dalla convergenza di tre diverse realtà (Traiconet Monte di Procida, United Colours of Futsal e Virtus Futsal Flegrea n.d.r.), con una rosa dall’età media tra le più basse della categoria, la Partenope, era partita con l’obiettivo della salvezza, ma strada facendo ha dimostrato a tutti gli scettici di saperci stare, e come, nel campionato nazionale. Ben ventidue punti in undici gare, frutto di sette vittorie ed un pareggio, hanno proiettato la squadra del tecnico Augusto Di Iorio al quarto posto in classifica, a pari punti con l’altra compagine campana, lo Sporting Sala Marcianise, avversario nel big match di domani, ad un solo punto di distacco dall’Ares Mola, e ad otto lunghezze dalla capolista Policoro, dominatrice indiscussa del girone E di serie B. Con l’arrivo a dicembre di Nunzio Frosolone, nazionale Under 21 in prestito dal Napoli C5, la società flegrea ha consolidato le proprie ambizioni, per un girone di ritorno in cui intende abbandonare definitivamente le vesti di Cenerentola, per restare stabilmente nel lotto di squadre candidate alla promozione. In esclusiva per i lettori di Sport Campania abbiamo intervistato Alessandro D’Errico, socio e responsabile dell’area sportiva della Partenope C5.

Avete appena passato la boa, girone d’andata chiuso al quarto posto, sono cambiati e in che modo gli obiettivi della stagione?
Ad inizio anno gli obiettivi erano tre: anzitutto cercare di consolidare la categoria, poi lanciare un progetto costituito soprattutto da giovani esclusivamente italiani e, infine, cercare di costruire una società pulita a trasparente che si presenti bene e che faccia quadrare i conti. Il primo obiettivo, con l’acquisizione dei 22 punti alla fine del girone d’andata, è stato ormai messo in cassa, ed, in più, abbiamo ottenuto l’accesso al triangolare per l’ingresso nella Final Eight di Coppa Italia. Abbiamo sempre dato un’immagine pulita della nostra società, in quanto, ci tengo a dirlo, sui nostri campi non si è mai verificato alcun screzio di qualsiasi natura. Abbiamo lanciato in Serie B molti giovani fino ad ora sconosciuti ai più, come i portieri Costigliola e Massa, entrambi classe ’93, o ragazzi quali Imparato e altri che venivano da categorie inferiori. Nonostante qualcuno avesse pronosticato per noi un campionato negativo e che avremmo dovuto rifare la squadra a gennaio, non è andata cos√¨ e gli obiettivi di stagione sono quasi già tutti raggiunti.

Una squadra costruita ex novo, siete sorpresi o immaginavate già l’ottimo girone di andata?
Abbiamo creduto sin da subito in quello che abbiamo creato. Il fatto che siamo partiti da zero da un certo punto di vista ci ha favorito, poich√© non si sono create fazioni all’interno dello spogliatoio. Abbiamo costruito una squadra giovane intorno al capitano Iazzetta, che oltre ad essere un grande calcettista è anche un ragazzo molto disponibile, si è mostrato subito pronto a lavorare con questo gruppo giovane, aiutando e motivando tutti loro in ogni momento, sia nelle gare che durante gli allenamenti; infatti pronostico per lui un futuro da allenatore. Il percorso finora ci ha relativamente sorpreso, dal momento che già dopo il test estivo con l’Acqua&Sapone (serie A1 n.d.r.), seppur sconfitti, incassammo grandi complimenti dagli avversari per la qualità tattica opposta nell’incontro. Veder crescere la squadra gara dopo gara non ha completamente sbalordito nessuno di noi: ci abbiamo sempre creduto.

Per gli addetti una lieta sorpresa, per alcuni una meteora, qual è il suo parere a proposito?
Il tempo è il miglior giudice. Posso dire solo che al momento siamo una squadra molto ambita, anche da vari atleti che, probabilmente, avendo preso conoscenza del nostro progetto, già nella recente sessione di mercato si sono proposti a condizioni da ‚Äòoutlet’. Può succedere ancora di tutto da qui alla fine: o che le perdiamo tutte, o che lotteremo per centrare i play off, per i quali, a mio parere, ci sono almeno altre 6 squadre ben attrezzate a conquistare un posto in griglia.

Amore e odio, spesso le critiche nel futsal in Campania vanno oltre il rettangolo di gioco?
Su questo argomento bisogna riflettere profondamente. Al mio primo anno nel futsal nazionale, salta agli occhi un dato importante: in Puglia ci sono oltre dieci squadre tra serie A2 e B, mentre in Campania da diversi anni la vincitrice del campionato regionale non si iscrive al nazionale, un aspetto che fa pensare. Da noi si aspettavano un campionato deludente? Molti qui pensano prima alle critiche, uno dei fattori che ha estromesso la Campania dalle protagoniste del panorama del futsal italiano.

La sua esperienza con la United Colours of Futsal l’ha portata dalla serie D alla serie B. Quali le sostanziali differenze tra il campionato regionale e quello nazionale?
Dal punto di vista sportivo sono due campionati completamente diversi. Già solo i tempi regolamentari fanno s√¨ che quello nazionale e quello regionale siano due sport praticamente differenti. In ambito nazionale alcune volte quei quaranta minuti effettivi sembrano non passare mai, soprattutto negli istanti finali di gara, mentre in quello regionale, causa le continue perdite di tempo che si vedono sui campi, il tempo di gioco dura veramente poco. E’ scontato sottolineare le ulteriori differenze, dall’organizzazione societaria dei club al livello tecnico, ovviamente è tutto molto diverso.

I giovani rappresentano la strada maestra. Sono davvero la ricetta ideale per il futuro?
Per progetti a lungo termine assolutamente si. Bisogna fare una distinzione a seconda degli obiettivi prefissati: se si vuol vincere il campionato da subito, puntare su una squadra troppo giovane può non essere fruttuoso; mentre, come nel nostro caso, se si vuol costruire un progetto importante nel tempo, allora affidarsi ai giovani diventa la scelta migliore, a mio parere. A tal proposito il nostro punto di riferimento è il Napoli di De Laurentiis che ha cominciato con calciatori giovani sconosciuti come i vari Lavezzi, Hamsik e Gargano, e ora si trova ad essere una delle squadre più importanti del panorama europeo. Tutti i ragazzi che in questa stagione si sono affacciati al campionato nazionale, l’anno prossimo avranno accumulato un anno di esperienza, grazie al quale si potrà puntare ad obiettivi più importanti.

Domani riparte il campionato, arriva il Sala Marcianise, battuto sorprendentemente all’esordio. Adesso siete a pari punti dopo un intero girone, vi sentite i favoriti?
Personalmente nutro grande simpatia per il Marcianise, per me sono una realtà importante e sono il loro primo tifoso nella lotta alla promozione diretta. Favoriti? Direi proprio di no. Nonostante giocheremo in casa, loro sono comunque una squadra costruita per obiettivi più importanti, di certo proveremo in tutti i modi a rendergli la vita difficile, come fatto con tutte le squadre affrontate fino ad ora.

Un pronostico secco sul derby: come finirà?
Pronostici non mi sento di farne, ma sono certo che sarà una gran bella partita tra due squadre che giocano in maniera differente. Noi con la nostra dinamicità e con il modulo 4-0 di Di Iorio, senza dare punti di riferimento, cercheremo di mettere in difficoltà i fortissimi calcettisti del Sala Marcianise, che basa il suo gioco principalmente sulle fantastiche individualità di cui possono disporre. Sono certo che chi assisterà alla gara domani si godrà un gran bel match.

 


Fabio Sposito in esclusiva per Sport Campania