Tocca a Goran Pandev. L’attaccante macedone ha incontrato la stampa presso il teatro comunale di Dimaro, raccontando le sue impressioni dopo quasi dieci giorni di ritiro in Trentino. Presente sul palco, al suo fianco, il sindaco di Dimaro, Menghini: “Stiamo benissimo qui a Dimaro, il campo è perfetto, l’albergo è ottimo e si mangia benissimo. L’affetto dei tifosi poi è strepitoso”.
Buona la condizione del macedone sin dai primi giorni: “Sto meglio rispetto ai tempi dell’Inter. Sono contento, ma l’importante è ascoltare il mister, seguirlo, lui è un vincente e ci aiuterà sicuramente”.
Sono arrivati tanti giocatori, soprattutto sulla trequarti, come Mertens: “Abbiamo preso giocatori che hanno già esperienza europea. Speriamo che possano arrivare anche altri campioni, sappiamo che ci sono tante gare difficili e ci sarà spazio per tutti. Sarà un anno molto difficile”.
Pandev traccia il percorso per continuare a crescere: “Dovremo vincere quelle partite con le piccole, non pensare solo agli scontri diretti. Ad esempio quest’anno con Bologna e Sampdoria abbiamo perso lo scudetto secondo me, quindi si deve vincere anche quando non si gioca bene”.
Nessun dubbio sulla posizione in campo: “Mi fa piacere giocare seconda punta, ma deciderà il mister. La mia posizione è quella, giocare dietro la prima punta. A Napoli ci sono tante pressioni, aspettative, ma questo gruppo è cresciuto tanto e deve portare dei trofei in città perchè questa è una piazza molto calda e la gente ci tiene tanto per la squadra. Questi anni abbiamo vinto poco, una Coppa Italia è poca roba”.
Pandev parla anche del nuovo credo tattico imposto da Benitez: “Il mister ci chiede di stare corti e di pressare subito. Da una settimana stiamo andando dietro al mister, ci sta aiutando e noi dobbiamo solo seguirlo. Ora arriveranno le partite più difficili, noi siamo pronti a fare del nostro meglio”.
Un pensiero anche per Cavani: “Abbiamo avuto un grande centravanti. Mi dispiace che sia andato via, ma il calcio è questo. Lui ha fatto tanti gol, dobbiamo solo ringraziarlo ma ora tocca a noi, dare ancora di più per non far sentire la sua mancanza. Sui calci piazzati vedremo cosa deciderà il mister”.
Corsa scudetto, la Juve è sempre la favorita: “S√¨, poi hanno preso due grandi campioni avanti e sarà la squadra da battere. Vedremo più avanti”.
Quest’anno c’è da lottare anche in Champions, contando sul fattore Benitez: “Sicuramente, lui l’ha vinto e ci darà una grande mano. Le partite di Champions sono più facili di quelle di campionato. L√¨ si gioca a calcio, mentre in Italia vengono al San Paolo e si mettono dieci uomini davanti la porta ad aspettarci”.
Zero dubbi sulla co-abitazione con Hamsik: “Il mister mi sta mettendo nello stesso ruolo, ma abbiamo dimostrato che possiamo giocare insieme. Lui è un campione, il simbolo di questa squadra e più ce ne sono meglio è per il Napoli”.
Manca ancora l’erede del Matador: “La società si sta muovendo, per ora c’è Calaiò che sta facendo bene. Prima arriverà l’attaccante è meglio sarà anche per noi che ci prepareremo a giocare con lui”.
Non manca mai l’affetto dei tifosi, anche a Dimaro: “C’è tantissima gente. Ora tocca a noi accontentarli, vincere qualcosa di importante senza nasconderci. Un club come il Napoli punta al massimo”.
Da Mazzarri a Benitez: “Devo ringraziare Mazzarri, lui mi ha voluto qui e mi dispiace sia andato via ma Benitez è un vincente. Abbiamo cambiato anche il modo di allenarci con più squadre, Mazzarri era completamente diverso”.
Altro obiettivo anche quello di migliorare la media gol: “S√¨, il mister vuole giocare veloce il pallone e quest’idea mi piace, i giocatori più tecnici si trovano bene”.
Due anni sin qui dal rendimento altalenante: “Ho avuto un problema alla caviglia, ma ho giocato con le punture perchè Mazzarri non molla niente. Ho capito però che nel calcio di oggi se non stai bene non puoi giocare”.
Benitez e le sue chiacchierate al termine dell’allenamento: “Lui parla con tutti, ci fa domande su come vogliamo giocare, come fare meglio, anche io e Hamsik dobbiamo aiutare il centrocampo ed aiutare la manovra. La nostra forza erano le ripartenze, quest’anno non saremo di meno, ma molte squadre verranno al San Paolo a difendersi”.
Dopo Cavani? Benitez punta sui gol dei trequartisti: Se tutti noi attaccanti andiamo in doppia cifra non si sentirà la mancanza di Cavani. Tutti i giocatori che sono arrivati vedono bene la porta, sono fortissimi tecnicamente e speriamo possano fare bene”.