Stefano Costantino e Gianmarco Tedesco (LEGGI QUI) ospiti nella nuova diretta di Now SportCampania, il centrocampista del Sorrento ha toccato vari argomenti tra attualità e amarcord. Ecco uno stralcio della diretta.
“Proviamo a tenerci in forma, non è facile stare fermi”. – Esordisce Costantino, che aggiunge – “Penso che qualsisi calciatore avrebbe perferito tornare a giocare. Amiamo questo sport, il calcio è vita per noi, però la situazione vede la salute più importante e dopo due mesi è mezzo è difficile tornare a pensare di giocare. Giusto terminare la stagione e programmare per settembre, scogiurando un’agonia. Fa male comunque, eravamo a 5 punti dalla vetta, potevamo realizzare qualcosa di inimmaginabile”. – Si parla anche di Squillante e di qualche ricordo particolare – “Aneddoto su Squillante? Col mister ho un rapporto che va oltre il calcio, mi ha dato tanto a livello calcistico e anche umano. Mi ha fatto tante volte sorridere, mi ha tenuto anche sulle spine. A dicembre mi voleva alla Gelbison, lui mi stima tanto e tiene molto a me come calciatore e come uomo. Beh un aneddoto, quando mi sostiutì contro l’Igea in casa loro, mi tolsi la fascia di capitano in modo nervoso. Lui prima fece finta di niente e scherzosamente mi disse “Sei sempre tu che rompi i coglioni, anche se vinciamo”. Un allenatore che ha sempre tenuto lo spogliatoio in armonia”.
Una battuta sul litigio estivo al Savoia nella scorsa stagione – “Quando andai via dal Savoia? Ero uno degli uomini di fiducia della società, stavo con Mazzamauro da quattro anni. Ero capitano l’anno prima e mi confermarono l’anno successivo a Torre Annunziata. Ad inizio stagione, in ritiro, inizialmente non ero a mio agio, non mi ambientavo, poi le cose sono peggiorate e in una giornata particolare ebbi uno screzio con Liccardo, al tempo capitano del Savoia. Dopo lo screzio fuoi allontanato dalla società, a cui avevo esternato la voglia di andare via e fui accontentato”.
Pensieri per la prossima stagione – “Futuro? Non so, non sappiamo nemmeno quando si riparte. Io sono legato al direttore Amodio, oltre al calcio c’è amicizia, stima e rispetto. Aspetterò sempre un suo lascia passare, se mi dirà che non faccio parte del progetto mi guarderò intorno. Ripeto non è facile parlare di futuro, ma attendiamo la riforma per capire”. – Voci vogliono Mignano lontano dal Savoia, il centrocampista ha un suo pensiero – “Rispetto tanto Marco Mignano, per me insieme ad Amodio sono due ottimi direttori sportivi. Mignano viene dalla gavetta, ha sempre lavorato, sempre presente sugli stadi per seguire i calciatori, come del resto Amodio. Oggi avere direttoris sportivi bravi non è facile, ci stanno tanti sedicenti ds. Credo che il Savoia oggi, se ha fatto qualcosa di importante, lo ha fatto anche grazie a Mignano. Prima di fare una scelta del genere ci penserei molto. Spero che resti, ma dalle voci che girano, diciamo che c’è stato qualcuno che ha voluto mettergli i bastoni tra le ruote. Però, tutto è possibile nel calcio”. – Pregi e difett di Squillante – “Tratta tutti allo stesso modo. Si fida troppo di tutti, mai fidarsi. Il pregio? Quando commette un errore lo ammette. Una persona che parla sempre in faccia”. – Amodio andrà via da Sorrento? – “L’aria di Sorrento ti fa stare benissimo. Un’ottima società che non ti fa mancare niente. Una bella piazza, con tifosi caldi. Per me deve pensarci bene, vero che ha avuto chiamate imporanti, non so se andrà via, perchè è difficile dire no al Sorrento”. – Sulla proposta di riforma di Caiata – “Vogliono fare la B1 e la B2? Bah, fanno come la pallavolo. Sono favorevole alle riforme, ma bisogna tutelare i calciatori e non solo le società”.
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