Nocerina

Nocerina. Il presidente pensa in grande:”La Serie A è un sogno, giovanili al centro del progetto”

Il Presidente della Nocerina Giancarlo Natale è tornato a parlare del suo progetto e della sua idea di calcio.

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Giancarlo Natale, Damien Di Paola e Nunzio Grasso sotto la curva prima di Nocerina-Molfetta, photocredit forzanocerina.it

L’imprenditore italo-americano, intervistato dal podcast a stelle e striscie SAVA FC -qui il link all’intervista originale-, ha parlato della sua idea di fare calcio, ecco una sintesi del suo intervento:

“Mi piace il calcio italiano, la Nocerina aveva problemi finanziari e dopo tre mesi di trattative abbiamo rilevato il club.Per le persona di Nocera è la squadra è la loro vita, la vecchia dirigenza aveva le giuste idee ma non aveva la forza per realizzarle. I veri ricavi per la società partono dalla Serie B: in D i ricavi vengono dai biglietti allo stadio e un po’ dal merchandising. Abbiamo un’armata di tifosi, gli sono molto grato, sono tantissimi ed è ridicolo che siamo in D dove giocano squadre seguite da 250-300 tifosi. Gli imprenditori locali stanno vedendo che vogliamo portare la squadra al top e vogliono darci una mano, puntiamo ad avere anche degli sponsor americani.

La Serie A è un sogno: penso che mi farebbero una statua se portassi la Nocerina in Serie A. De Laurentiis per me è un modello di presidente, anche se il Napoli non investe sul settore giovanile: il settore giovanile è la chiave del progetto; bisogna coltivare i talenti, noi abbiamo solo la Juniores, ma io voglio costruire 9 team giovanili, a partire da 9-10 anni di età, per un totale di circa 150 giocatori, voglio coltivare talenti anche negli USA con una Academy. Bisogna avere un bilanciamento tra la vittoria e profitti. I giocatori che crescono con me in America potrei venderli ad altri club perché magari capita che non sono parte dal progetto, ma io voglio vincere, voglio costruire un team che vinca e che sia solido finanziariamente. Palmieri ha grande qualità ed è  giovane, Venditti è un portiere fenomenale, il secondo che è Pitarresi impara da Venditti. Dammacco è già un grande giocatore, abbiamo una buona base e ci mancano solo alcuni pezzi per farla diventare vincente. Le spese di gestione della squadra in D sono poco meno di 1 milione di dollari per anno, un budget medio complessivo per giocare in serie C è tra 2,2 e 2,5 mln all’anno, incluse le spese di trasferta. Vorrei immaginare anche un settore femminile e un settore e-sports che sta crescendo molto. Spero di ospitare qualche provino anche in America, abbiamo degli amici scout in Argentina e Africa, inviteremo un centinaio di atleti a dei provini e penso che ne potremmo prendere cinque o sei”