L’orgoglio gay fa breccia nello sport piu’ “maschio” d’America, il football: il campione universitario Michael Sam, in odore di un contratto nella National football league (Nfl) professionistica, ha fatto coming out infrangendo la regola non scritta del “non chiedere, non dire” che obbligava di fatto i giocatori gay a tacere sul proprio orientamento sessuale. “Sono un gay, un gay fiero”, ha dichiarato in un’intervista al New York Times il 24enne difensore dell’Universita’ del Missouri. “Comprendo quanto possa avere risonanza questo fatto”, ha continuato, “e so che nessuno ha fatto questo prima. Certo, sono in tensione ma so cosa voglio essere: voglio essere un giocatore della Nfl”.
Colleghi di universita’ e compagni di squadra hanno dato il loro sostegno al giocatore afroamericano: “Siano contenti che Michael abbia fatto quest’annuncio e orgogliosi di essere rappresentanti da lui”, ha sottolineato il coach Gary Pinkel e, almeno pubblicamente, la stessa Nfl ha fatto sapere di “ammirarlo per la sua onesta’ e il suo coraggio”. Una fonte anonima della Federazione ha pero’ espresso dubbi che “il football sia pronto per una cosa del genere” e altre fonti hanno avvertito che potrebbe esserci ripercussioni sul contratto professionistico che Sam dovrebbe sottoscrivere a maggio. “Non e’ stata una mossa intelligente e potrebbe pagarla in termini di guadagni”, ha affermato l’assistente di un allenatore. Molti non dimenticano le parole di Robbie Rogers, il campione di football che lo scorso anno affermo’ che un coming out avrebbe posto fine alla sua carriera. Senza contare che nella Nba da quando il cestista Jason Collins si e’ dichiarato gay, ad aprile, non ha piu’ giocato. agi