Stanotte il Chase Center di San Francisco ha mandato in scena uno spettacolo con pochi eguali. Il primo incontro della stagione tra i Golden State Warriors e i Los Angeles Lakers ci ha regalato un thriller che sembrava non fosse destinato a terminare. Una partita intensa, fisica, culminata in un finale al cardiopalma con due protagonisti che non hanno bisogno di presentazioni: Steph Curry e Lebron James.
Il primo chiude con 46 punti, di cui 21 totali tra ultimo quarto e i due overtime, 7 assist e 9 triple. Ha realizzato in ordine:
-il tiro per mandare la partita ai supplementari, dopo aver ubriacato con il suo ball handling Anthony Davis
-il canestro del vantaggio a un minuto dalla fine del primo overtime
-una tripla impossibile cadendo all’indietro per portare nuovamente avanti i suoi a sessanta secondi dal termine del secondo supplementare
-il tiro da tre della momentanea vittoria a 5 secondi dalla sirena.
In questa stagione è primo per punti clutch segnati (139) tirando con una true shooting del 71.3% (non a caso è primo nella corsa al Clutch Player of the Year), ed è la settantaseiesima volta in carriera che chiude una partita con almeno 8 triple realizzate.
Il secondo mette a referto 36 punti, 20 rimbalzi (massimo in carriera) e 12 assist, realizzando la centodecima tripla doppia della carriera. È il primo giocatore dei Lakers, dopo Kareem Abdul Jabbar nel 1976, a ottenere una tripla doppia da 30+ punti, 20+ rimbalzi e 10+ assist, nonché giocatore più anziano della storia (39 anni) ad averne siglata una da almeno 30 punti.
Inoltre non era mai successo nella storia dell’NBA che due giocatori avversari di 35 o più anni avessero segnato almeno 35 punti nello stesso incontro.
La spuntano i Lakers al secondo overtime 145-144 con i liberi del Re, rendendo vana la prestazione monstre di Steph. Tornando negli spogliatoi il numero 30 sfoga la sua frustrazione strappandosi la maglia, segno della voglia e della fame di vittoria, ma soprattutto di rivalsa, che tutt’ora alberga nel pluricampione dei Warriors a causa di una stagione complicata anziché no.
Una rivalità eterna tra due leggende, due campioni, due amici protagonisti di mille battaglie che, nonostante l’età, cercano ugualmente di andare oltre i propri limiti, motivati dalle loro sfide. A fine partita Lebron ha dichiarato ai microfoni durante l’intervista: << Steph mi mantiene giovane, siamo tra i giocatori più anziani della lega. Un giorno potrò raccontare ai miei nipoti di aver affrontato uno dei più grandi di sempre. Poco fa è venuto da me e mi ha detto “Come è possibile che continuiamo a migliorare?” >>. Un rispetto reciproco impareggiabile, cosa che va ben oltre lo sport. I due nativi di Akron hanno generato una delle epoche cestistiche migliori di sempre, il cui epilogo non sembra essere ancora all’orizzonte, ma nel frattempo non possiamo fare altro che essere grati per essere stati, ed essere tutt’ora, testimoni della storia del basket.
fonte prima foto: pagina Instagram nba
fonte seconda foto: pagina Instagram Lakers
fonte terza foto: nba.com