Si fa spazio Edu Vargas. Il talento cileno, bocciato durante l’era Mazzarri, sta guadagnando consensi a suon di gol e prestazioni eccellenti nel Sudamerica. Una promessa per il calcio moderno, forse giunto a Napoli nel momento meno opportuno: a quei tempi era difficile, se non impossibile, sfilare la maglia da titolare ai tre tenori Lavezzi, Hamsik e Cavani.
Un ambientamento lungo e difficile, legato soprattutto alle difficoltà di comunicazione con la lingua italiana. Anche Mazzarri però, con il modus operandi, non ha mai facilitato il suo inserimento: in un Napoli lanciato per la lotta al vertice, non c’era spazio per le scommesse in un meccanismo già oleato, in cui tutti conoscevano tempi e modi di gioco. Nel primo semestre tante panchine e poco campo; arriva il trionfo in Coppa Italia ma forse è lui stesso a sentirlo poco suo considerato lo scarso minutaggio.
Si parte per una nuova stagione: il Napoli perde Lavezzi ma si ritrova in casa il suo erede. Lorenzo Insigne, già dal ritiro di Dimaro, scala posizioni, scavalcando anche il cileno nelle gerarchie del tecnico toscano. Anno nuovo, storia vecchia: Vargas continua ad accumulare panchine, il campo lo vede soltanto in Europa League, nell’ottica turn-over di mazzarriana memoria. Tre gol all’esordio contro l’Aik Solna, poi il buio totale. A Gennaio il Napoli si convince a girarlo in prestito al Gremio sperando in una sua esplosione, soprattutto per non svalutare il costo del suo cartellino.
All’inizio alti e bassi anche in Brasile, poi però qualcosa cambia. Nel Brasileirao, in 23 presenze, è già andato a segno per sei volte. Ancor migliore il suo score con la nazionale cilena: nelle ultime cinque gare ufficiali, Vargas ha sempre segnato, compresa l’ultima sfida di due giorni fa, qualndo proprio lui ha aperto le marcature contro il Venezuela (gara poi vinta per 3-0 dal Cile, ndr).
Il ritorno al gol del talento cileno ha inevitabilmente riaperto le speranze per un suo ritorno a Napoli. Il prestito al Gremio scadrà proprio a Gennaio e lo stesso Benitez, durante il ritiro di Dimaro, su precisa domanda dei media, ammise di seguire le prestazioni del cileno per poi valutare un suo possibile ritorno alla base. Da Mazzarri a Benitez, la storia tra Vargas e Napoli potrebbe presto cambiare.