Napoli, undici calciatori in esubero. Duro lavoro per Bigon

Undici giocatori. Un’intera squadra da schierare in campo. La missione di Bigon sul mercato è anche quella di sfoltire la rosa in vista del ritiro di Dimaro. Benitez non vuole infatti ritrovarsi in Trentino con un vero e proprio esercito da gestire: meglio concentrarsi da subito sugli elementi su cui puntare per tutta la stagione.

Una corsa contro il tempo quella del diesse azzurro che però, già negli anni passati, si è dimostrato abile ‚Äòmercante’ nello smistare gli esuberi. Partiamo con la nostra rassegna dai pali. Rosati, dopo due anni, ha esaurito le sue chances in azzurro: l’ex Lecce proverà a rilanciarsi a Sassuolo, favorito nella corsa al portiere rispetto al Verona. A breve dovrebbe giungere l’annuncio.

In difesa sarà rivoluzione sugli esterni. Gamberini e Fernandez saranno valutati in ritiro mentre per Dossena e Vitale le valigie sono già pronto. L’ex mancino di Udinese e Liverpool, nonostante l’arrivo di Benitez, è destinato a partire: se lo contendono sia Genoa che Samp, ma il nodo dell’operazione è legato all’elevato ingaggio percepito dal calciatore. Partirà anche Vitale, ma con uno scopo ben diverso: quello di maturare ancora un po’ d’esperienza dopo l’ottima parentesi a Terni. Diversi i sondaggi con Toro e Livorno, possibile un suo approdo in uno di questi lidi in una maxi operazione che potrebbe coinvolgere anche il talentino El Kaddouri e la meteora Donadel.
Detto del possibile scambio Gargano-Meireles, in mediana anche Radosevic, dopo il ritiro, potrebbe essere girato in prestito al Chievo. Spazio ridotto ai minimi termini anche per Santana e Mesto. Per l’argentino è sempre più probabile una rescissione del contratto. Per Mesto, voluto fortemente l’anno scorso da Mazzarri, non sono ancora pervenute offerte, probabile che la sua situazione possa sbloccarsi nelle ultime ore di mercato. Ultima analisi dedicata all’attacco. Cavani a parte, Benitez a Dimaro, almeno all’inizio, potrebbe anche ritrovarsi senza attaccanti di ruolo: Hoffer, uno degli ultimi ‚Äòregali’ della gestione Marino, ha ancora un anno di contratto ma anche per lui è sempre più imminente l’ipotesi rescissione. Non mancano invece le offerte per Calaiò che, d’accordo con il suo procuratore, dovrà soltanto scegliere la destinazione a lui più congeniale.