Troppo inerte per essere vero. Troppo, se si pensa che appena sette giorni prima l’undici di Benitez aveva raso al suolo le certezze dell’ammazza-campionato in maglia bianconera. Troppo sottotono se confrontato con le prestazioni sciorinate al cospetto di signore squadre del calibro di Dortmund, Arsenal, Roma (sia in Coppa Italia che in campionato al San Paolo), Juventus. Il Napoli mastica amaro dopo l’ennesimo ko contro una formazione “di provincia”, termine in voga nelle ultime settimane, specie nella bagarre dialettica innescata con la dirigenza juventina.
DEJAVU – Contro le formazioni ben arroccate (il Parma di Donadoni, prima della gara con gli azzurri, aveva proposto un calcio gradevole tutt’altro che votato ad alzare le barricate) gli azzurri vanno in crisi. Si intestardiscono a fare possesso palla(fine a sè stesso), sbattono contro il muro eretto da 10 uomini dietro la linea della palla e al primo errore difensivo si ritrovano sotto nel punteggio: è una costante a cui il pubblico azzurro ha fatto il callo in questa annata. Troppo tardivi gli innesti di Mertens e anche di Duvan, che ha dato comunque peso e centimetri nel finale agli assalti azzurri. Hamsik, che contro la Juventus aveva fatto la differenza tra le linee, si smarrisce e viene sostituito puntualmente nel finale: e anche la sostituzione di Higuain pare non sia andata a genio all’asso argentino. Bene Ghoulam, Inler colpevole in occasione dell’inserimento decisivo di Parolo: Reina inerme nell’unica occasione in cui spiovono palloni dalle sue parti.
CAMBIO DI PROSPETTIVA – Per la prima volta in questa stagione le dichiarazioni di Benitez a fine gara hanno un che di rassegnazione. Il trainer iberico ha sempre predicato calma e fiducia nella prossima gara; ieri, invece, il tecnico ha ammesso la difficoltà dei suoi nel vincere queste gare contro le formazioni non di primissima fascia. Anche se il Parma di quest’anno è tutt’altro che una provinciale. Peccato che nella gara di ieri il suo catenaccio abbia portato punti in carniere all’ex Donadoni, che ha sottratto ben 6 punti agli azzurri nell’arco di questo campionato. Salvatore Alligrande