Nonostante la sosta per le Nazionali, Luciano Spalletti ha da preparare la delicata sfida del Gewiss Stadium di Bergamo contro l’Atalanta di Gasperini. Si lavora in quel di Castel Volturno anche se il tecnico di Certaldo, alla ripresa del campionato, dovrà fare a meno di Giovanni Di Lorenzo, alle prese con una distorsione al ginocchio destro che lo terrà fuori per le prossime tre gare contro Atalanta, Fiorentina e Roma, mentre restano in forse quelle con Empoli e Sassuolo.
CHI MANCA A BERGAMO?
Mentre Di Lorenzo ha iniziato il suo iter riabilitativo, in casa azzurra si pensa alle alternativa del terzino della nazionale. Forte è il ballottaggio tra Malcuit e Zanoli, il franco-marocchino non rinnoverà con i partenopei, ma intende lasciare un buon ricordo di lui e quindi di prendersi il posto da titolare. Scalpita anche il giovane Zanoli dopo il match con l’Udinese potrebbe essere lanciato da Spalletti, in cerca di rispote in ottica futura. Un’altra alternativa potrebbe essere quella di Tuanzebe, che in passato ha già svolto il ruolo di terzino, anche se chiaramente si tratterebbe di una soluzione più difensiva.
Non ci saranno nemmeno Amir Rrahmani e Victor Osimhen, due assense pesanti in vista della trasferta. Entrambi squalificati, il primo sarà sostituito da Juan Jesus, che ha dato buone garanzie, mentre il posto del nigeriano sarà preso da Mertens. In pratica in zona d’attacco si cambierà strategia, viste le differenti caratteristiche del belga. Da monitorare anche la situazione dei calciatori partiti con le nazionali, mentre Anguissa non è partito per il Camerun a causa di alcuni fastidi muscolari, che dovrebbe risolvere per Bergamo. Altro assente Meret.
CAPITAN KOULIBALY
Ormai è partito il countdown per l’addio fisico di Lorenzo Insigne da Napoli, visto che quello contrattuale è già avvenuto. L’esterno d’attacco di Frattamaggiore quando partirà per Toronto lascerà a Napoli anche la fascia da capitano degli azzurri. Un’eredità che sarà raccolta da Kalidou Koulibaly, già tra i leader e senatori dello spogliatoio. Per questo dovrebbe arrivare anche un accordo per il rinnovo del contratto, che sarà in scadenza nel 2023, nonostante l’interesse di società all’estero, ma anche in Italia.