Napoli. Il giorno di Spalletti: “Vorrei una squadra di scugnizzi sfacciati”

È il giorno di Luciano Spalletti. Il Napoli del presidente Aurelio De Laurentiis questo pomeriggio ha presentato il tecnico toscano agli organi di stampa. Il neo allenatore del club partenopeo, che nei giorni scorsi ha già visitato il centro sportivo di Castel Volturno, ha sottoscritto con gli azzurri un contratto biennale con opzione per un terzo e quarto anno da 2,8 milioni netti a stagione (più bonus Scudetto e Coppe). Firma che il trainer ex Roma ha depositato a fine maggio. Il primo obiettivo da raggiungere per Luciano Spalletti sarà quello di riportare la formazione azzurra in Champions League. L’avventura azzurra del tecnico toscano avrà inizio ufficialmente il 15 di luglio, ossia in occasione dell’inizio del ritiro estivo del club campano a Dimaro Folgarida. Location in cui gli azzurri resteranno fino al 25 del suddetto mese, prima di spostarsi in quel di Castel di Sangro, per ultimare la preparazione alla stagione 2021/2022.

“Inizieremo qui a Castel Volturno per qualche giorno, per i test, visti e tutta la situazione covid tra vaccini e tamponi” – Parte così la conferenza stampa di presentazione di Spalletti, il tecnico prosegue – “I calciatori che sono arrivati più lotani nell’Europeo si aggregheranno in quel di Castel di Sangro, gli altri saranno già a Dimaro” . Una battuta su Mertens: “Ho sentito Dries, ora deve recuperare dall’operazione”. 

La conferenza prosegue parlando del suo arrivo: Il Napoli è una squadra forte, voglio comprendere fino a quando i calciatori se ne rendono conto. Da quanto ho saputo di diventare allenatore qui non gli ho tolto gli occhi da dosso, una squadra che mi piace e che mi somiglia”. – Sensazioni al suo arrivo – “Sono stato fuori a casa, ma sono stato contento nel sapere di venire qui, perchè il Napoli è una squadra forte, ripeto, Napoli è una città forte. Completo un po’ il mio tour dell’anima, ho allenato a Roma che è la città del Papa, a San Pietroburgo che è la città degli zar, Milano la città dell’economia ed ora sono qui. Siederò sulla panchina del campo dove ha giocato Diego Armando Maradona. Questa è la città dove calcio e miracoli sono la stessa cosa”.

Un messaggio ai tifosi delusi dall’epilogo del campionato scorso: “Il calcio giocato va accostato ai risultati. Ai tifosi del Napoli quello che gli dai, te lo rendono con gli interessi, è un progetto importante allenare il Napoli. Mi piace lo slogan “Sarò con Te”, perchè è un grido di appartenenza che non dovrebbe mai mancare. Noi dobbiamo ricambiare questo affetto con impegno e riconoscenza in campo”.

La centralità di Insigne nel progetto tattico: “Secondo me sarebbe meglio prima parlare con lui, che con voi del nostro capitano. Io con Insigne ci ho parlato per telefono, gli ho fatto i complimenti dopo un gol in Nazionale e gli ho detto che mi farebbe piacere fare questo percorso con lui a mio fianco, poi ovviamente ci sono altre questioni che andremo ad analizzare con lui. Vanno fatti i complimenti a lui e a Di Lorenzo per l’Europeo fatto, ha mostrato il suo marchio di fabbrica. Complimenti anche a Di Lorenzo, calciatore completo e forte dal punto di vista fisico, che si adatta a tutto, facendolo con qualità, ma si fanno i complimenti anche alla Nazionale, a Mancini per la squadra che ha allestito”.

Il nuovo tecnico prosegue nel rispondere alle domande della stampa: “Io ho tutto, per me non chiedo niente. Io mangio una bistecca al giorno, non ho bisogno di una mucca. Io sono qui per tentare di allenare bene questo Napoli e per fare più risultati possibili. Napoli è piena di uomini che hanno lasciato il segno nella sua storia. Io e la mia squadra vorremmo diventare delle persone ricordate dai tifosi del Napoli e dalla città”. – Sulla serie relativ a Totti – “Sono lieto di avergli dato la possibilità di avere la fiction, ma posso assicurare che aveva i contenuti per farla su di lui. Mi dispiace che non abbia avuto grande successo e che abbia ricevuto delle critiche. Se me lo avessero detto prima, io un paio di scene per fargli fare successo le avevo da parte. Io non voglio soffermarmi a parlare della questione di Totti e quello che è successo, poi ci sarà spazio a cose meno importanti, ora è importante allenare il Napoli e parlare dei calciatori del Napoli”.

Giusto parlare della Champions League: “Il presidente ha già toccato i tasti giusti. Bisogna mettere a posto i conti e poi ambire alla Champions. Chiaro che la prima qualità è avere calciatori forti per entrare tra i primi quattro. Ci sono forti squadre. Entrare in Champions sarà la mia ambizione, la mia ossesione. Ho letto che Napoli è la città che ha più napoletani in giro per il mondo, basta questo per non voler restare fuori dall’Europa che conta”. 

Sul mercato del nuovo Napoli: “Bisogna essere pronti a vedere ciò che succede. Abbiamo uno staff e delle persone addette ad essere pronti a prepararsi a quello che può avvenire. Noi come le altre di serie A. Io con il presidente ho parlato più volte, dopo che ho firmato il contratto, ed è chiaro che tra di noi si dice qualcosa in più che non si può raccontare. Dobbiamo lavorare in maniera corretta e seria. Terrei volentieri tutti i calciatori che ci sono adesso, poi vanno fatte altre valutazioni, c’è il tempo di Ginutoli per il mercato”.

Europa League obiettivo stagionale? Il pensiero di Spalletti: “Mi piacerebbe avere una squadra sfacciata, di scugnizzi che credono nel proprio talento. L’Europa League? Una competizione a cui i tengo molto, come tengo alla coppa Italia e al campionato, ma anche alle amichevoli. Tengo a fare bella figura ogni qual volta che il Napoli entra in campo, perchè è la mia squadra, la nostra squadra. Non si snobba niente”.

Ancora una battuta sul suo predecessore e sul caso Inter-Juventus di tre anni fa: “Gattuso ha fatto un lavoro splendido. Una persona che conosco bene, una persona passionale, che ci mette sentimento. Ogni volta che ho giocato con lui ho visto che sa il fatto suo e che sa il suo mestiere. Su quello che poi possa essere successo, non lo so, per un paio di risultati che non sono venuti. Poi per una differenza reti si rimane fuori e si cerca la colpa per quel gol non fatto. La squadra ha fatto tanto nel girone di ritorno. Episodio di Inter-Juventus? Difficile sindacare su di un episodio, anche perchè ne ho ricevuti molti anche a favore. Ho molta fiducia in queste persone, che conosco e che mi hanno arbitrato anche quando ero calciatore”.

Come giocherà il Napoli di Spalletti: “4-2-3-1 è la base, poi si modella col possesso palla, perchè quasi tutte ora vanno ad occupare queste due piazzole sulla linea difensiva avversaria aperta a destra e a sinistra, per minare la struttura difensiva. Sulla nostra divisa di allenamento abbiamo fatto scrivere Sarò con te… e tu non devi mollare” come frase motivazionale”.