Il tecnico partenopeo Maurizio Sarri, poco fa ha tenuto una conferenza stampa, in vista del match di domani sera al San Paolo contro l’Udinese di mister Del Neri: “Cosa manca a questo Napoli per arrivare più in alto? Non ci manca c‚Ķ . Quando sono arrivato ho preso una squadra che fece 64 punti in campionato, adesso ne abbiamo 67 e mancano ancora sette partite da giocare. Abbiamo vinto per la prima volta nella nostra storia un girone di Champions, siamo stati eliminati solo dal Real Madrid che è campione del mondo e in Coppa Italia siamo stati eliminati dalla Juventus dopo episodi discutibili. Non dimentichiamoci mai da dove veniamo e dove siamo ora. Stiamo facendo bene ma manca solo qualcosa se rapportati ai migliori club.
Sull’Udinese: Affronteremo un avversario che può contare su un ottimo allenatore, che ha dei buoni giocatori e ottime potenzialità offensive. L’Udinese è in salute e con Del Neri ha trovato una buona solidità. Sarà difficile, più di quanto in molti possano credere. Veniamo da settimane nelle quali abbiamo affrontato due volte la Juventus ed una la Lazio spendendo molto dal punto di vista mentale.
Dopodich√© il tecnico parla della Roma, attualmente seconda in classifica: Cosa hanno i giallorossi più di noi? Quattro punti. Abbiamo fatto percorsi simili, adesso dobbiamo sperare in qualche loro passo falso e al contempo non commettere errori. Non sarà facile riprenderli.
Sarri continua: Abbiamo una nostra filosofia e giochiamo in base a quella, non pensando a cosa fanno gli altri. Nel calcio si vince in tutti i modi, io sono convinto del mio modo di fare, poi ovviamente molto dipende dalle aspettative. Stiamo facendo un nostro percorso con una squadra che ha un suo stile di gioco e diversi giovani.
Il futuro del Napoli: Cosa può fare questa squadra in futuro? Dipende da come cresceranno i nostri giovani, ma per ottenere di più deve crescere anche l’ambiente. Non è facile restare per tanti anni a questi livelli. Il Sarrismo? Non mi fa nessun effetto, magari è una moda passeggera. Sacchi e Guardiola hanno fatto la storia vincendo in maniera spettacolare, noi non possiamo paragonarci a quelle realtà n√© a livello di squadra n√© a livello di allenatori.
Sulla nuova gestione del Milan: “Non so cosa aspettarmi, io preferisco i sentimenti alle ragioni di marketing. Sono più contento se dietro una squadra c’è una famiglia innamorata, come quella dei Sensi, i Moratti o i Berlusconi. Il calcio è cambiato, le grandi società finisco nelle mani di questi grandi gruppi e non so se sia un bene. Forse lo è solo a livello economico. De Laurentiis? Bisogna vedere cosa gli si chiede. Ha preso il Napoli in Serie C e l’ha portato in Europa con un bilancio sano, non può certo spendere miliardi all’anno. So che qui tutti vogliono vincere ma a me piace pensare che il lavoro sul campo ha ancora un suo peso.
Il tecnico toscano parla poi della probabile formazione: Vedremo in base alle condizioni del momento. Se avremo bisogno di più fisicità è possibile che giochi Diawarà altrimenti c’è Jorginho nel caso in cui ci serva maggior palleggio. E’ importante avere giocatori bravi e diversi tra loro.
Su Zapata: “E’ un giocatore che ti crea problemi, ci chiese la cessione perch√© non voleva essere una riserva da noi. E’ veloce, ha grande fisico, dobbiamo tenerlo lontano dall’area di rigore.
Nunzio Marrazzo