Napoli. Rummenigge svela un retroscena sull’esonero di Ancelotti

√à appena trascorso un anno e mezzo dal ritorno di Carlo Ancelotti in Italia. Il tecnico di Reggiolo, dopo aver girato l’Europa, stando alla guida di Chelsea, Paris Saint-Germain, Real Madrid e Bayern Monaco, ha fatto ritorno in patria ripartendo dal Napoli.

La distanza da casa si sentiva, ed è proprio per questo che il ‚Äòleader calmo’ ha subito sposato la causa del club di Aurelio De Laurentiis, mettendosi in gioco e non poco al timone degli azzurri.

Ma prima dell’avvento all’ombra del Vesuvio, Carlo Ancelotti in precedenza aveva vissuto un’esperienza in Germania nel club più ambito della Bundesliga, ovvero, il Bayern Monaco. Una delle pochissime esperienze che l’ex trainer del Milan ha concluso con epilgoo negativo. L’avventura di Carlo Ancelotti al club bavarese terminò per l’appunto con l’esonero nel settembre del 2017.

Un addio quello tra la società tedesca e Carlo Ancelotti che destò tanto scalpore. Proprio dell’esonero dell’attuale mister del Napoli, è tornato a parlare Karl-Heinz Rummenigge in occasione del Festival dello Sport a Trento: Ancelotti è un grande allenatore, però dopo un anno e mezzo le cose non andavano bene e i risultati non ci soddisfacevano. Carlo è una brava persona, siamo amici e ha una tranquillità incredibile: ho visto tanti allenatori bravi tecnicamente, ma lui era sempre sereno anche nei momenti difficili. Forse dovevamo aspettare un po’ prima di separarci, ma venivamo da una sconfitta pesante con il Paris Saint Germain. Ancelotti è un grande personaggio, ricordo che quando gli comunicai che era finita mi venne quasi da piangere. Lui si alzò, mi abbracciò e mi disse: ‘Va bene cos√¨, non sei più il mio boss ma sei sempre un amico’”.

 

Nunzio Marrazzo