Alla fine Conte se ne va senza salutare i tifosi.
La blindata (fin troppo) conferenza stampa per presentare Antonio Conte alla città, ha avuto alla fine un epilogo poco educato. Da testimone oculare raccontiamo i fatti come stanno. La conferenza era iniziata più o meno alle 15,15 con Conte e il presidente sul palco del Teatro di Corte. Ma già verso le 14 un folto gruppo di tifosi si era assiepato davanti all’ingresso di Palazzo Reale, man mano si sono aggiunti tanti altri sostenitori di Conte. Davanti a qualche telecamera cori da stadio, sotto lo sguardo della polizia.
La conferenza dura oltre un’ora. Conte dice che il Napoli dovrà essere una squadra incazzata, ma non promette lo scudetto, ma tanto impegno si. Di Lorenzo e Kvara non si toccano, afferma. Dopo la conferenza la maggior parte delle televisioni e di giornalisti sono andati via, ma nel cortile speranzosi e pazienti ci sono altri cronisti e qualche TV, controllati dalla Sicurezza. Scende De Luca che viene circondato da quei pochi giornalisti,ci sta pure Rai3 Regione. Ma la speranza rimane Conte. Anche i tifosi lo invocano. Sono ormai le 18,30, la conferenza era finita alle 16,30.
Eccolo, è lui, scendere gli scaloni col presidente. Apriti cielo. Fotografi e TV tentano di andargli incontro per una foto, per le riprese, ma gli uomini della Sicurezza allargano le braccia impedendo di fatto ogni tentativo. Volano strattoni, c’è un parapiglia generale. Un videomaker viene preso per il collo. Conte non ha nessuna intenzione di fermarsi un poco. Niente. Si infila in una macchina e via. Non si è degnato neanche a salutare i tifosi, che poi hanno protestato davanti a qualche telecamera. Fine