Napoli. Parola ai tifosi, Sarri: “Preliminari di Champions? Momento difficile della stagione”

Stasera a Folgarida è stata data la parola ai tifosi azzurri. Infatti i supporter partenopei hanno posto delle piccole domande a tre uomini del Napoli, ossia Allan, Insigne e il tecnico Maurizio Sarri.

Un tifoso chiede ad Allan quanto sia forte il centrocampo del Napoli e quanto influisce in squadra la presenza di un giocatore come Pepe Reina. Il centrocampista brasiliano risponde cos√¨: “Abbiamo un centrocampo forte, abbiamo tanti giocatori con qualità. Stiamo crescendo, in qualche anno possiamo diventare il centrocampo più forte e stiamo lavorando per questo obiettivo. Per arrivare in alto ci vuole lavoro e sacrificio, ci stiamo arrivando. Nello spogliatoio c’è tanta energia, c’è voglia di fare un bell’anno con il Napoli”.

Dopodich√© viene chiesto a mister Sarri quali sono state le scelte tecniche di cui si è pentito di fare: “Le scelte sono talmente tante che poi durante l’anno ci sono scelte che si rivelano sbagliate, ma fa parte del nostro lavoro. Si fanno tante scelte e se ne sbaglia qualcuna, grossi rimpianti non ce ne sono. Abbiamo fatto fatica dopo l’infortunio di Milik a ritrovare equilibri nella nostra pericolosità, è stata una brutta botta. Mertens in quel ruolo ci ha risolto tanti problemi. C’è un pizzico di rammarico di aver sbagliato qualcosa nella consapevolezza che facendo tante scelte tutti i giorni qualcosa si sbaglia. Anche io ho sbagliato qualcosa, ma grossi rimorsi no”.

Mentre ad Insigne viene chiesto che ricordo ha del suo primo ritiro con il Napoli: “Lo ricordo, era il primo ritiro e mi è servito tanto. Spero che anche altri giovani abbiano la possibilità di lavorare con noi”.

Sarri sul presidente De Laurentiis: “Il presidente è molto liberale, non mi ha mai vietato di andare in tuta e non si impone su niente. Ha le sue idee ed in certi momenti le esprime in un certo modo, ma basta conoscere le persone. Ha dei momenti in cui può svalvolare, ma se lo senti al telefono il giorno dopo è tornato la persona calma di prima. Il compromesso è saper contenere i momenti in cui va per la sua strada, ma in altre società c’è di più da ingoiare”.

Un tifoso poi chiede ad Insigne quanti sacrifici si devono fare per arrivare al suo livello: “Io ne ho fatti tanti, ho aiutato la mia famiglia andando a lavorare ma non rimpiango niente”.

Allan sulla domanda Scudetto: “E’ un sogno nostro di tutto il gruppo, vogliamo dare continuità a quello che abbiamo fatto l’anno scorso. Vogliamo affrontare partita dopo partita, pensando subito allo Scudetto possiamo sbagliare qualcosa. Vogliamo dare continuità per raggiungere un grande traguardo”.

Anche Insigne parla del sogno scudetto: “E’ un sogno che ho io, il mister i compagni ed anche voi. Abbiamo dato il massimo nelle ultime partite lanciando una base per ripartire. Per parlare di Scudetto è ancora presto, ma vogliamo dare tutto perchè sappiamo che sarà un anno importante”.

Sarri a lungo sulla panchina del Napoli come Alex Ferguson. Il tecnico ha risposto cos√¨: “Non mi interessa essere un allenatore manager, mi interessa il lavoro del campo. Se parli di durata non lo so, mi trovo bene in questo momento. Abbiamo un grande direttore sportivo, mi fido nella maniera più totale di lui. Per la durata non lo so, il calcio italiano è diverso da quello inglese. In Italia stare nella stessa società per tantissimo tempo è difficile, in ogni caso nessuno mi toglierà la soddisfazione di aver allenato in questa società ed in questa città”.

Su quanto influisce nel mercato del Napoli Sarri. Il tecnico ex Empoli ha risposto cos√¨: “In nessuna percentuale, io non mi occupo di mercato. Sarei un presuntuoso a parlare di nomi con una persona che conosce tutti i calciatori del mondo. Arrivano ragazzi che anche io non conosco ma va bene cosi. Il mio compito è quello di migliorare i giocatori che mi mettono a disposizione. Non ho neanche competenze cosi vaste di conoscenza di giocatori in giro per il mondo, il direttore li conosce e prende quello che ritiene il meglio”.

A Sarri poi viene posta la domanda su cosa sia più facile fare tra il banchiere o l’allenatore: “In banca ho fatto contrattazione interbancarie in cambi, era uno di quei pazzi scatenati che facevano gesti. Di sicuro sono ruoli diversi.”:

Dopodich√© viene chiesto sempre al tecnico toscano chi butterebbe giù da una torre tra Rizzoli, Higuain e De Laurentiis: “Butto giù Rizzoli perchè è quello al quale voglio meno bene”

Il mister azzurro risponde poi alla domanda fatta sull’intenzione di cambiare modulo, vista l’abbondanza di giocatori in rosa: “Le difficoltà ci sono in carenza e non in abbondanza. Cambiare per avere un potenziale offensivo superiore sarebbe stupido visto che siamo stati la squadra italiana più prolifica. Il migliorare passa nel subire qualche gol in meno, sarebbe stupido inserire un altro attaccante nel nostro contento. Lo abbiamo fatto a partita in corso, ma in questo momento togliere un centrocampista e mettere un attaccante in più non lo reputo una priorità”.

Sarri sulla Var: “La Var è un discorso ancora da valutare e chiarire, non mi sembra che i primi tentativi siano stati di grande livello. Dovranno essere dichiarati i nomi di quelli che staranno davanti alla tv perchè voglio sapere i nomi di quelli che giudicheranno le nostre sorti. Voglio che nella designazione ci siano anche quelli che andranno alla Var, altrimenti diventa tutto discutibile. Se qualcuno ci dà un rigore a favore o contro, voglio sapere il nome di chi lo ha fatto”.

Il tecnico partenopeo sul nuovo acquisto, Ounas: “Non lo conosco benissimo, la sensazione è che il ragazzo possa fare l’esterno su tutte e due le fasce”.

Insigne sull’esperienza fatta contro il Real Madrid: “Anche se ho fatto gol subito sapevamo che era una partita difficile, giocavamo contro grandi campioni. Sia all’andata che al ritorno abbiamo dimostrato, abbiamo dato tutto però è andata male. Ma quella sconfitta ci ha uniti e da l√¨ abbiamo dato il massimo”.

Dovrai lavorare sull’aspetto psicologico per evitare situazioni avute lo scorso anno ? Sarri ha risposto cos√¨: La perdita di punti contro le piccole è una cosa che succede e succederà ed è quasi inevitabile. Difficile pensare che contro 14 squadre si possa vincere andata e ritorno, sono situazioni anche alla Juventus contro il Genoa ed alla Roma contro il Cagliari. Questi incidenti di percorso non succedono solo a noi ma anche ad altre. A noi interessa la continuità e noi l’abbiamo persa per 20 giorni lasciando dei punti. Evitare un momento ed un periodo cosi è l’obiettivo più di avere la presunzione di non lasciare punti a qualche piccola, succederà e non solo a noi. C’è da capire se quei 20 giorni siano stati un disagio tattico o la squadra ha perso capacità di applicazione in campo, io credo in entrambe le cose. La squadra sotto il punto di vista mentale ha fatto anche un salto di qualità nell’ultima parte. Ho visto una squadra convinta nei propri mezzi, che si divertiva ma voleva anche portare a casa i punti”.

Sulle squadre che si chiudono non è opportuno inserire un attaccante di stazza ? Sarri: “Si impone una filosofia di gioco e poi metti un attaccante con caratteristiche diverse, non è facile cambiare per una squadra che è fortemente caratterizzata in un modo di giocare, cambiare nell’ultimo quarto d’ora diventa difficile”.

Quanto è stato distrutto del lavoro fatto anni fa da Benitez ? Sarri: “Penso che senza Benitez il Napoli non avrebbe alcuni dei giocatori importanti che ha. Il nome di Benitez è stato richiamo per quelli arrivati, ad esempio, dal Real. Non abbiamo distrutto niente, abbiamo cercato di velocizzare il tutto ed averte qualche accortezza difensiva in più. La squadra come mentalità aveva già la voglia di giocare a calcio”.

Sarri sul preliminare di Champions: “Il preliminare è una cosa difficile per le italiane, è un momento della stagione difficile. Dopo quattro giorni è vero che comincia il campionato, ma in Europa si rischia di incontrare squadra più avanti con la preparazione. Io spero che questa squadra vinca qualcosa, per il nostro gruppo e popolo deve essere un sogno ma non voglio che venga chiesto alla squadra perchè non sarebbe giusto. Se siamo rimasti insieme è perchè abbiamo questo sogno in comune. Il paragone con Vin√¨cio mi lusinga: è stato un grande innovatore, è una persona stupenda”.

Dopodich√© Sarri chiede ad Allan: “Come ti vedi con questo biondo?”. Il brasiliano ha risposto: “Quando mi guardo allo specchio mi sembro un attore americano, mi sento bello”.

Nunzio Marrazzo