Napoli-Milan. Pioli: “Dipende tutto da noi. Possiamo vincere”

Archiviata la pausa nazionali, sarà Napoli-Milan a inaugurare il mese di aprile per i rossoneri di Stefano Pioli. All’orizzonte diversi impegni entusiasmanti, a partire proprio dal primo di tre incontri ravvicinati contro gli azzurri tra Serie A e Champions League. Al Maradona, in palio punti importanti per il cammino rossonero nella 28ª giornata di campionato. Alla vigilia del match, da Milanello, Mister Pioli ha parlato in conferenza stampa in diretta su Milan TVYouTube e Twitch.

IL RUSH FINALE

“C’è stata l’ultima sosta della stagione, adesso ci attendono i due mesi decisivi. Finora i giudizi e i verdetti sono soltanto parziali, nelle prossime settimane possiamo ancora fare tanto. Durante la sosta ho detto ai ragazzi che rispetto allo scorso anno non è cambiato niente. Durante la sosta, un anno fa, nessuno credeva in noi e adesso è la stessa cosa. Dipende tutto da noi, quello che possiamo fare: può diventare una stagione positiva, addirittura gloriosa, ma anche negativa. Il passato non conta più, l’importante è ciò che potremo fare da questa partita, tra Serie A e Champions”.

VERSO IL MARADONA

“C’è l’ipotesi di un cambio difensivo, anche se non abbiamo mai parlato di linea a 3 o a 4. Abbiamo provato le due possibilità, sceglieremo la migliore per metterci in campo. Se giochiamo da Milan possiamo vincere, ho molta fiducia nei miei giocatori. Credo che abbiamo le caratteristiche per giocare una partita da protagonisti e mettere in difficoltà il Napoli, una squadra di alto livello che merita tutti i complimenti che sta ricevendo. La squadra sa che deve spingere al massimo per andare oltre i propri limiti e raggiungere grandi risultati”.

I NOSTRI AVVERSARI

“È evidente che Osimhen sia fortissimo, ma senza di lui il Napoli ha sempre vinto, ad esempio all’andata: le mie scelte non saranno condizionate dalla sua assenza. Credo sia abbastanza evidente che loro, in campionato, abbiano avuto molta più continuità di noi nei risultati. All’andata non meritavamo di perdere, li abbiamo messi in difficoltà come pochi quest’anno. Questa volta, in campionato, possiamo vincere giocando da Milan, in Champions sarà un’altra storia a prescindere dal risultato che ci sarà al Maradona”.

IL MOMENTO ROSSONERO

“Credo in un gruppo responsabile e consapevole, coeso che sa riconoscere i propri valori e lavorare in un certo modo. La squadra non si è mai fatta condizionare troppo da ciò che è stato detto fuori da Milanello. Abbiamo fatto meglio in Champions rispetto al campionato, ma abbiamo la possibilità di vivere un finale di stagione importante. Dipende da noi. Abbiamo gestito la sosta nel miglior modo possibile, la squadra sta bene al netto degli infortuni di Zlatan e Pierre: siamo pronti”.

I SINGOLI

“Leão è l’unico giocatore della squadra che può muoversi dove vuole in campo, tranne che sotto la palla: anche domani giocherà in quella che penso sia la sua migliore posizione. Sono il primo tifoso di quanto ha fatto Ibra in questa squadra, ma è riduttivo intitolare a lui tutti i meriti del nostro percorso e della nostra crescita. La squadra è in grado di giocare bene senza di lui e di dimostrare di essere forte. È stato molto difficile vincere il campionato e riconfermarsi lo è ancora di più. Vranckx? Sta crescendo, è un giovane sicuramente forte. Io poi devo fare delle scelte, in mezzo siamo tanti. Chi non gioca non deve fare bene in allenamento, ma meglio per convincermi a cambiare le scelte. Aster, come altri suoi compagni, sta facendo di tutto per farmi cambiare idea”.

SI TORNA IN CAMPO

“Con i giocatori che sono rimasti due settimane abbiamo fatto un certo tipo di lavoro, anche su carichi personalizzati. Chi ha giocato in nazionale è tornato bene, credo che la squadra sia in buone condizioni per energia fisica. Avremo bisogno di tutti, c’è spazio per recuperare ma prima della Champions dobbiamo pensare a una partita alla volta: è molto importante, per noi, fare bene in campionato. Serviranno occhi, pazienza e fortuna? Sono caratteristiche importanti, ma occorrerà anche qualità. Sono sicuro che la squadra ha ferocia mentale, l’ha dimostrato in partite in cui occorreva metterla in campo. Gli ultimi due mesi sono stati al di sotto delle nostre qualità, ma la squadra non ha dimenticato come si preparano e come si giocano certe partite. Domani sceglierò i giocatori in grado di fare la partita migliore, contando che anche i ricambi potranno fare la differenza in una partita così delicata”.