Napoli. La ragione azzurra e la resa della Federazione

“Siamo felici. Viviamo in un Paese dove chi rispetta le leggi non può essere condannato. E il Napoli segue sempre le regole”. Sono state queste le parole rilasciate sul social Twitter da un entusiasta Aurelio De Laurentiis dopo l’ufficialità della sentenza arrivata nella giornata di ieri. Il Collegio di Garanzia ha dato ragione al club azzurro sul famoso caso Juventus-Napoli, approvando il ricorso presentato dalla stessa società partenopea. Dopo la dura sanzione del Giudice Sportivo Gerardo Mastandrea ed il ricorso respinto dalla FIGC, il patron Aurelio De Laurentiis ha finalmente trovato giustizia vedendosi rimosso il 3-0 a tavolino più il punto di penalizzazione in classifica.

Al Napoli era stata imputata la mancata disputa del match contro la Juventus che sarebbe dovuto andare in scena domenica 4 ottobre. Il giorno antecedente alla gara, la squadra di mister Gennaro Gattuso si è vista bloccata alla partenza per Torino. Ad imporlo furono le Asl territoriali dopo i due casi Covid-19 all’interno del gruppo squadra degli azzurri. Una presa di posizione da parte delle autorità sanitarie dettata al fine di evitare ulteriori contagi e per non dare vita ad un nuovo focolaio dopo quello divampato tra le file del Genoa. Un caso che è esploso proprio a Napoli, in cui la squadra rossoblù mise piede all’ombra del Vesuvio falcidiata dal Covid-19 arrivando nei giorni seguenti a ben 17 casi. Ma nonostante il Napoli abbia messo in primo piano la salute e la salvaguardia del campionato, il Giudice Sportivo Gerardo Mastandrea ha interpretato nel club azzurro come un pretesto di non partire, punendo la società di Aurelio De Laurentiis con la sconfitta a tavolino più il punto di penalità. Una sanzione che nel mese di novembre venne confermata anche in occasione del ricorso presentato dagli azzurri alla Corte d’Appello Federale composta dai giudici Piero Sandulli e Lorenzo Attolico.

Una decisione che non ha retto dinanzi al CONI che ha ribaltato il risultato della FIGC di Gabriele Gravina, sotto attacco nelle elezioni presidenziali da Cosimo Sibilia. Il CONI ha di fatto confermato la propria indipendenza alla vigilia della rielezione del presidente Giovanni Malagò. In questa battaglia legale il presidente Aurelio De Laurentiis si è fatto spalleggiare da due grandi pionieri in materie che per l’appunto hanno portato il Napoli ad ottenere giustizia e si tratta dell’avvocato Mattia Grassani e dell’esperto in diritto sportivo romano Enrico Lubrano. Un tandem che ha permesso al patron azzurro di portare a casa la battaglia legale. Una decisione che sembra non essere andata giù alla Juventus, ma sopratutto all’allenatore bianconero Andrea Pirlo che dopo la brutta sconfitta casalinga di ieri contro la Fiorentina ha commentato: “Non abbiamo nessun problema a rigiocare, mi dispiace per le squadre che hanno viaggiato e perso punti senza dir nulla anche con più giocatori fuori a causa del virus. Non mi è sembrato giusto per le altre, che hanno dimostrato grande correttezza”.

Dunque, Gabriele Gravina si è arreso rinnegando l’annuncio del 14 novembre in cui affermò che sarebbe ricorso al TAR per difendere i suoi giudici federali. Il Collegio di Garanzia ha dato torto alla Federazione. La FIGC ha accettato il verdetto, al pari della Lega di Serie A. Insomma, come giusto che sia, Juventus-Napoli si deciderà sul campo.

 

 

Nunzio Marrazzo