Napoli-Inter. Mazzarri: “Ho dato tutto me stesso alla causa azzurra”

Walter Mazzarri, tecnico dell’Inter, ha rilasciato un’intervista esclusiva sulle colonne del quotidiano “Il Mattino” tornando a parlare del Napoli in vista della sfida di domenica sera, quando l’allenatore di San Vincenzo si siederà nuovamente sulla panchina del San Paolo, stavolta però da rivale. “Io ho dato tutto me stesso alla causa. Credo di aver ottenuto il massimo da giocatori che non erano abituati a giocare per il vertice e che provenivano da club che non lottavano mai per i grandi traguardi, come ad esempio Dzemaili, Britos e Mesto ma anche i vari Armero, Mascara, Calaiò, tanto per citarne alcuni. Cosi come uno splendido feeling di lavoro si è stabilito con giocatori trovati già in casa Napoli, da Aronica a Maggio, a tutti gli altri. Tutti quanti sono stati portati a livello internazionale e c’è stata la crescita esponenziale della loro valutazione economica, come nel caso clamoroso di Zuniga. E ancora l’intuizione di puntare su Behrami e sulle sue motivazioni di rilancio, un acquisto indovinato e fatto nel rispetto dei parametri economici e di tetto ingaggi imposti dalla società e superati solo dopo la mia partenza. Cosa ho avuto? I giocatori mi hanno dato grande disponibilità e mi hanno ascoltato sempre alla lettera. La gente di Napoli mi ha dato tantissimo: ho bisogno di stimoli forti e i napoletani mi hanno dato sempre una carica incredibile mettendomi nella condizione migliore per lavorare bene. Ho lasciato una squadra vera, competitiva, con una grande mentalità, evoluta sul piano tattico e tecnico al di là dei sistemi di gioco, un parco giocatori valorizzato al top con il morale alto e l’autostima al massimo, oltre ad una società arricchita dalle plusvalenze realizzate attraverso la valorizzazione dei giocatori. I risultati in questi quattro anni sono stati raggiunti, ripeto, rispettando sempre i parametri societari dettati durante la mia gestione e il Napoli in questo momento dal punto di vista dei bilanci è tra i primi club d’Italia e anche d’Europa. Durante la mia gestione ho sempre utilizzato e valorizzato tutto il materiale umano messomi a disposizione del club, facendo sempre i conti con una qualità complessiva non in grado di competere allo stesso livello su tutti e tre i fronti. Accoglienza al San Paolo? Non lo so ed è difficile anche immaginare le emozioni che proverò io quando entrerò allo stadio. Vorrei solo che i napoletani ricordassero i quattro anni di grandi risultati e tutte le cose belle fatte insieme, come le ricordo io perch√© per me Napoli sarà sempre un ricordo speciale¬ª