Lorenzo Insigne ha rilasciato un’intervista esclusiva a “Repubblica.it”. Lo scugnizzo di Frattamaggiore si è soffermato non solo sul Napoli ma anche sulla sua esperienza con l’Under 21.
¬´Mi sento più maturo della mia età. La carriera mi ha portato lontano da casa e ho affrontato il mondo degli adulti da solo, tra tanti sacrifici. Prandelli parla bene di me e i Mondiali in Brasile con la Nazionale sono un sogno¬ª.
L’Under 21 l’ha salutata tra le lacrime: rimpianti?
¬´Il dispiacere per l’Europeo è passato: ho imparato tanto, anche se è stato un peccato non alzare la coppa¬ª.
Poteva andare meglio anche con il Napoli, in campionato.
¬´Secondo, pure l√¨. Mi è mancato poco per vincere e ora spero di riuscirci, soprattutto col Napoli. Lo scudetto non è più proibito, ma niente proclami. Lotteremo con tutti: s√¨¬ª.
Il migliore Insigne non si è ancora visto?
¬´Il bilancio della scorsa stagione è positivo, anche se mi sono sentito un po’ sacrificato. Ma sono sempre stato con Mazzarri e lo ringrazio¬ª.
Ora cՏ Benitez…
¬´Mi aiuterà il modulo, noi attaccanti staremo più vicini alla porta e punto ai 15 gol. Benitez è un tecnico di esperienza internazionale: non fa distinzione tra i giovani e i più esperti¬ª.
Non teme la concorrenza?
¬´Agli Europei sono cresciuto: ripartirò con un altro passo¬ª.
Finora ha fatto meglio in Nazionale: come mai?
¬´Vado sempre in campo per fare quello che so. La differenza era Cavani: voleva il pallone solo per s√©. Edi ci ha dato tanto e mancherà. Spero che il Napoli lo sostituisca con un altro attaccante forte, ma con caratteristiche diverse…¬ª.
I tifosi aspettano soprattutto lei, però.
¬´Non mi mettono pressione. Dicono che per un napoletano sia più dura: non per me. Hanno capito che penso solo al bene della squadra¬ª.
Ma un sogno per s√© lo avrà.
«Mi emoziona la Champions, due anni ho visto il Napoli in tv e mi venivano i brividi. Voglio sfidare i campioni».
Di strada ne ha già fatta un bel po’.
«Ho capito che era la mia strada nel mio quartiere, saltavo la scuola per giocare coi miei quattro fratelli, a Frattamaggiore. Devo alla mia famiglia se sono qui. E a mia moglie e mio figlio».
Nel Napoli è arrivato a 15 anni.
«Ricordo il provino: mi tremavano le gambe e giocai male. Mi presero lo stesso».
Foggia è stata un’altra tappa.
¬´A Zeman devo tanto, è l’allenatore che mi ha insegnato di più¬ª.
Il suo idolo?
¬´Del Piero, guardavo sempre i suoi gol. Un modello di serietପ.
E Maradona?
¬´√à troppo grande per essere un modello. La 10 è un sogno, ma sta bene nel cassetto. Che gol che fece alla Juve¬ª.
Ci andrebbe alla Juve?
¬´Nemmeno per il triplo dello stipendio. Ho un contratto fino al 2017, il Napoli a vita è un sogno. Potrei valutare un’esperienza all’estero ¬ª.
Che dice a chi rifiuta il Napoli?
¬´Non tutte le voci sulla città sono vere e ai miei colleghi mando un sms: a Napoli si piange due volte, quando si arriva e quando si parte. Meditate…¬ª.
fonte: “La Repubblica”