Sembra un marchio di fabbrica del mercato azzurro, accadde con Inler, accadde con tanti calciatori e ora accade con Gianluca Lapadula. Il centravanti del Pescara è corteggiato da molte squadre, in particolare Napoli, Juventus, Sassuolo e Genoa, ma sembrerebbe che nelle ultime ore la trattativa sia evoluta in favore degli azzurri.
L’accordo con il Pescara c’è, ma manca la decisione finale dell’italo-peruviano, che vuole valutare bene che maglia vestire nel prossimo futuro.
Se negli anni precedenti il Napoli partiva con l’handicap a causa dei posizionamenti poco confortanti, delle prospettive poco ambiziose, della mancanza dalla Champions League, quest’anno il problema è differente. La squadra azzurra, infatti, parte con un handicap che probabilmente molte squadre vorrebbero avere: Gonzalo Higuain. Il numero 19 dei partenopei fa da spauracchio ai vari ed eventuali suoi vice. Trentasei gol in trentotto partita, di cui effettiva trentacinque considerando quelle scontate per squalifica, sono un duro ostacolo da superare. La prospettiva della Champions e di una possibile corsa allo scudetto sembrano non essere abbastanza allettanti da accettare di vestire la maglia azzurra. O forse s√¨, ma non tanto da rischiare di passare un’intera stagione aspettando il momento propizio per dare il proprio contributo.
L’ambizione e i soldi pare non siano tutto ed è per questo, probabilmente, che Lapadula sta vagliando cos√¨ attentamente le offerte di fronte a lui. Genoa vuol dire un posto da titolare, un campionato da metà classifica. Juventus vuol dire passare un anno al Sassuolo, dove si giocherà la possibilità di esordire in Europa League, giocare da titolare e tentare di replicare quanto fatto in questa stagione di Serie A.
Il ragazzo chiede garanzie e per questo, secondo qualcuno, non ha la giusta mentalità per approdare in una piazza importanza come Napoli. La voglia di giocare, quindi, sembra diventare un deterrente per portare un giocare in una squadra che ha bisogno della fame dei propri calciatori per continuare a fare quanto già è stato fatto nella prima stagione di gestione sarriana.
Cristina Mariano