Grande vittoria della Ge.Vi. Cuore Napoli Basket che, grazie ad una prestazione quasi impeccabile difensivamente e ad un super Visnjic che sfiora la tripla doppia, batte la CO.MARK Bergamo a Montecatini e conquista la promozione in A2.
CO.MARK Bergamo – Generazione Vincente Cuore Napoli
59-64 (10-14, 8-11, 23-19, 18-20)
TABELLINI:
CO.MARK Bergamo
Rei Pullazi 24, Simone Berti 13, Tommaso Milani 6, Alessandro Panni 5, Paolo Chiarello 4, Nicola Bastone 4, Dimitri Lauwers 3, Nicolo Cazzolato 0, Ferdi Bedini 0, Marco Planezio 0.
Generazione Vincente Cuore Napoli
Njegos Visnjic 31, Stefan Nikolic 11, Andrea Barsanti 9, Roberto Maggio 8, Domenico Marzaioli 3, Mattia Mastroianni 2, Ferdinando Matrone 0, Andrea Murolo 0, Alessio Ronconi 0, Bruno Rappoccio 0.
A Montecatini si gioca lo spareggio valido per la restante promozione in A2. Le squadre che vi accedono sono Bergamo, sconfitta il precedente pomeriggio da Montegranaro, e Napoli che ha sofferto la sera prima per mano di Orzinuovi. I tifosi napoletani sono davvero molti in confronto ai bergamaschi e fin da subito li superano in quanto a rumore facendo sentire alla squadra partenopea il loro calore.
Il primo possesso è per i bergamaschi che però incontrano fin da subito una grande difesa di Napoli che costringe Milani a forzare una tripla che sbaglia, con rimbalzo catturato dal capitano napoletano Roberto Maggio. Ci pensa subito Visnjic ad aprire i giochi prendendosi una buon tiro dalla lunga distanza, è 0-3 per i ragazzi di Ponticiello. Nei minuti successivi entrambe le squadre difendono molto bene con due magistrali stoppate di Mastroianni in meno di 10 secondi; il punteggio si sblocca solo quando, al minuto 2:42 Chiarello realizza un canestro da 2 punti beffando la difesa in maglia bianca e porta la CO.MARK Bergamo sul -1. Nell’azione successiva Visnjic subisce il suo secondo fallo e si guadagna due tiri liberi, ne realizza però solo uno. Dopo una transizione di 20 secondi Cazzolato si alza male per una tripla, rimbalzo catturato dai napoletani che poi vanno a canestro segnando il 2-6. La Ge.Vi. Cuore Napoli ha la prima possibilità di allungo della partita quando si trova sul 2-8, vanificata però dal canestro da 2 di Milani. Il Napoli trova poi il suo massimo vantaggio con una tripla di Maggio, i partenopei si portano sul +7. Il Cuore Napoli resta sempre in vantaggio fino alla fine del quarto che si conclude con un punteggio di 10-14.
Il secondo quarto inizia con molti errori offensivi, il punteggio infatti si sblocca solo dopo quasi 3 minuti con Bastone che realizza il canestro del -2. Un’altra tripla di Njegos porta i napoletani sul 12-17, recuperato però nella successiva transizione offensiva di Bergamo con Pullazi che si alza bene per una tripla, 15-17. Si resta sul +2 Napoli fino a quando Pullazi mette un tiro libero, Visnjic però cattura il rimbalzo sull’errore del bergamasco e permette a Nikolc di realizzare un tiro da 2 da fuori area. Il punteggio resta 18-21 fino al minuto 16:56 quando Visnjic mette un tiro su assist di Maggio. La Ge.Vi. trova poi nuovamete il massimo vantaggio portandosi sul 18-25 con un tiro di Mastroianni. Il punteggio rimane invariato fino alla fine del quarto.
La CO.MARK Bergamo rientra molto bene dalla pausa lunga e realizza il canestro del 25-25 con un parziale di 7-0. Stefan Nikolic avanza senza paura in penetrazione e si prende un canestro e fallo in un momento cruciale, va a realizzare anche il libero supplementare, portando la Ge.Vi Cuore Napoli sul +3. Segue però la tripla di Pullazi che va a vanificare il lavoro del serbo. Nella transizione successiva subito un altro canestro di Nikolic, Pullazi risponde prontamente però e schiaccia per il pareggio. Un grande Pullazi realizza successivamente un altro canestro, è 32-30, massimo vantaggio bergamasco. Segue una serie di grandi giocate difensive napoletane che dopo qualche minuto si riportano su di 5 punti. Il Napoli soffre negli ultimi 4 minuti del secondo quarto fino a quando Visnjic, sempre protagonista nei momenti fondamentali, si prende un canestro e fallo e porta il punteggio sul 39-44. Il terzo quarto si chiude sul 41-44 dopo un canestro di Pullazi.
Pullazi inizia subito forte l’ultimo quarto prendendosi un fallo su tiro e realizzando entrambi i liberi. Risponde subito Andrea Barsanti, che si sblocca da tre. Subito dopo si fa notare nuovamente Visnjic che mette un’altra tripla. Il Napoli rimane sul +7 fino al minuto 33:21 quando Panni segna 3 punti. Dopo un possesso bergamasco Visnjic segna altri due liberi e subito dopo anche Barsanti si butta dentro per un canestro e fallo, segna anche il supplementare ed è +8, massimo vantaggio della partita per Napoli. Nei minuti successivi il Cuore Napoli Basket gioca molto bene ma la difesa viene poi superata da Panni e Berti che portano il punteggio sul 54-58. Siamo alle fasi finali della partita e Pullazi risponde presente, portando insieme a Milani i suoi sul -1. Barsanti si guadagna 2 tiri liberi in un momento cruciale ma, sopraffatto dalla pressione, ne segna solo uno. Mancano poco meno di 15 secondi, e allora un grande Njegos Visnjic si carica la squadra sulle spalle e entra in area per realizzare il 59-63. A 7 secondi dalla fine Milani sbaglia un tiro da 3, e il Palaterme è in visibilio. Maggio segna un tiro libero su 2 dopo aver subito un fallo mentre alle sue spalle la curva napoletana canta serie A. Dopo i liberi passano i 3 secondi, 59-64, il Napoli Basket dopo 5 anni ritorna in serie A2. Njegos Visnjic si conferma fondamentale per questa squadra perch√© capace nei momenti cruciali di ribaltare le sorti della partita.
Il Palaterme esplode in un boato. Al termine della partita le autorità lasciano passare i tifosi che vanno tutti sul campo ad abbracciare i loro giocatori. √à festa generale, in campo giocatori e tifosi cantano serie A.
I ragazzi della Ge.Vi. Cuore Napoli Basket hanno lottato a testa alta, partivano sfavoriti ad inizio stagione ma, in un solo anno di serie B hanno vinto Coppa Italia, regular season e ora, finalmente, promozione in A2. La gioia si legge nelle voci dei tifosi e nelle lacrime del presidente Ciro Ruggiero, il Napoli è nuovamente dove merita di stare.
Fulvio Segati