L’attaccante del Napoli Josè Maria Callejon in una lunga intervista rilasciata ai microfoni del ‘Corriere dello Sport’ ha parlato del ruolo di anti-Juve e non solo: “Ci prendiamo questo ruolo e ce lo teniamo, senza preoccuparci. Pensiamo di essere una grande squadra, in grado di fare cose grosse”.
Callejon spiega che adesso è il momento giusto per realizzare quel sogno che si chiama scudetto: “Questa città mi ha cambiato la vita, dentro e fuori dal campo: qui sono nate le mie due bambine, penso l’aspetto più emozionante sotto il profilo umano. Come calciatore, comincio a farmi vecchietto, qualche capello bianco però sempre tanta fame, quella che abbiamo tutti noi. Sono arrivato che giocavo poco nel Real Madrid e qui ho trovato tanto spazio. Abbiamo vinto pure qualcosa, ma non ci basta”.
Sulla sua esperienza che ha fatto e sta tutt’ora al Napoli: “Fu una scoperta, perch√© uscivo dalla Spagna, ma Napoli mi ha accolto con calore, città straordinaria, dove ci si sente realizzati. Qualcosa è successo, direi, e lo dimostra anche essere stati qui, all’Audi Cup: vuol dire che siamo entrati, forse definitivamente, nell’√©lite europea. Ed è un premio meritato per la società, per De Laurentiis, per i giocatori e per i tifosi”.
Lo spagnolo ex Madrid parla anche dei sui obbiettivi: “Sarebbe bello arrivare a cento gol, a trecento partite almeno. Poi non mi pongo limiti”.
Sul goal più bello, Callejon risponde cos√¨: “Io ricordo quello sbagliato con l’Atalanta, tr anni fa: ancora mi sto chiedendo come è successo?”.
L’esterno azzurro classe 87′ continua: “Sta per cominciare un anno importante:‚Ä®abbiamo voglia di regalare qualcosa d’importante a noi stessi ed alla città. E poi, se posso consentirmelo, provo anche ad andare ai Mondiali: non è facile, ma tento”.
Sul Real Madrid: Penso alla mia giovinezza, quella è stata casa mia. Ma anche alle due partite di Champions. Mi piacerebbe rigiocarne almeno una, scegliete voi quale, quella d’andata, quella del ritorno. Perch√© è rimasto qualcosa di incompiuto. Poi magari le perdi di nuovo, ci sta, ma la fortuna, in alcuni istanti decisivi, non c’è stata di aiuto. Magari va a finire che ci ricapitano ancora e sarà sempre bello”.
Su Neymar, il quale ha lasciato Barcellona per iniziare una nuova esperienza al PSG: “Con rispetto di Neymar, del suo valore, a me sembra un calcio pazzo. Perch√© penso che queste cifre rischiano di distorcere l’immagine del nostro mondo. Il giocatore più forte ? Cristiano Ronaldo è oltre: ha fisico, piedi, stacco e poi ha una testa rivolta in maniera rigorosa verso la cura di qualsiasi dettaglio. E’ completo”.
Nunzio Marrazzo