Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, stamani, a margine della presentazione a Roma della ‘Race for the cure‘, ha parlato delle recenti prestazioni delle italiane nelle competizioni europee: Io mi sono battuto per la Var in Italia e non capisco per quale motivo non si sia trasferita anche al modello internazionale. Ma immagino che certi poteri forti che esistono ad ogni livello quindi anche nel mondo del calcio, quindi all’interno della Fifa, della Uefa ovunque, possano rimandare rinviare questo sistema tecnologico che può rilevare quello invece si può ancora guidare. Non sapevo delle parole di Andrea Agnelli ma sono d’accordo con lui, che si è lamentato di Collina.Voglio essere malevole? A me il signor Collina mi ha buttato fuori dalla competizione negli anni precedenti perch√© evidentemente io sono un uomo libero e amo parlare apertamente Io non ho cadaveri nell’armadio. Collina è arrivato ad una veneranda età con un carnet professionale importantissimo e immagino possa cadere in questo gioco. Le mi comunque sono delle supposizioni derivate da quanto mi è stato riferito. Però certe situazione arbitrali possono essere telecomandabili. Per chi tiferò alle semifinali di Champions ?Quando noi italiani riusciamo a primeggiare all’estero sono sempre molto felice e soddisfatto. Quindi tiferò per la Roma.
Sulle riforme in Italia e in Europa: “Una prima riforma che dovremmo fare noi della Lega Calcio, anche se gli arbitri italiani hanno fatto bene fino ad ora in campionato, è quella che il governo degli arbitri dovrebbe essere una cosa che riguarda la Lega e non la Federcalcio. A livello internazionale si devono fare meno partite, e devono esserci meno squadre. Tutti dovrebbero giocare contro tutti, in una Superlega. Ma l’Uefa fa orecchie da mercante da anni, anche se l’attuale presidente è intelligente e preparato, dobbiamo riuscire a convolgerlo anche nella modifica della Coppa Uefa. Altrimenti come associazione dei club del calcio europeo dovremmo creare un campionato alternativo”.
Sul rinnovo di Maurizio Sarri: Sarri ha un contratto fino al 2020, il rinnovo gli è stato già proposto. Noi ci siamo incontrati a gennaio in Toscana. Sarri sa perfettamente come io la penso e ha tutta la mia stima. Quindi quando vorrà firmare, anche con eventuali modifiche da lui richieste per le quali siamo sempre democraticamente e razionalmente disponibile al negoziato e alla discussione, noi siamo qua. Ma mi sembra stolto chi vorrebbe trovare delle soluzioni che possono modificare la psicologica di uno che è concentrato nel preparare una partita contro il Milan e poi una con l’Udinese. Io credo che il problema sia importantissimo ma di secondaria importanza rispetto alle partite. Io comunque sono qui disponibile h24. Se c’è un piano B? Ci sono solo piani ‘A’ non ‘B’. Ogni allenatore ha bisogno di tempo per migliorare ognuno, anche straniero, ha delle problematiche che si porta dalle precedenti esperienze professionali”.