MONDRAGONE-PORTICI 1906: 0-1
MONDRAGONE (4-4-2): Speranza; Di Stasio (dal 68′ Di Ponio), Cuomo, Autiero, Romano; Duello (dal 63′ Improta), Ursomanno, Napoletano, Arciello (dal 61′ Fusco P.); Pagliuca, Palumbo. A disp. Di Donato, Fusco D., Cipriani, Supino. All. Coppola
PORTICI 1906 (4-3-3): Amato; Visone, Fiorillo, Sardo, Ineguale; Avolio, Olivieri, Basso; Scielzo (dall’86’ Ragosta), Murolo (dal 90‚Ä≤ Veneruso), Ioio (dal 75‚Ä≤ Alterio). A disp. Menna, Iacomino, Rima, Magaddino. All. Borrelli.
ARBITRO: Ridolfi di Pesaro. Primo Assistente: Scarfati di Castellammare di Stabia. Secondo Assistente: Iodice di Caserta.
RETE: 60′ Ioio (P).
NOTE. Amm: Napoletano, Duello, Pagliuca, Fusco P. (M); Ioio, Basso (P). Recupero: 2′ pt, 4′ st.
Un grande Portici ha fornito una prestazione autorevole e convincente sul campo di una squadra come il Mondragone, tra le più difficili da affrontare nella propria tana. Non era facile giocare su un campo quasi impraticabile ma gli azzurri, sin dal primo minuto, hanno fatto capire di voler conquistare l’intera posta giocando con un piglio determinato e aggressivo. Questa squadra è capace di tutto, sono quattordici le partite di campionato e il Portici resta imbattuto, con un secondo posto meritato e una vetta non lontanissima. Dopo il 2-2 tra Herculaneum e Boys Caivanese, gli azzurri hanno avuto la maturità di pensare solo a se stessi, di astrarsi da tutto e da tutti concentrandosi solo sulla partita in terra domiziana. L’erba del Conte rendeva difficile o quasi impossibile il gioco palla a terra, eppure si è combattuto a più non posso, senza mollare di un centimetro, creando tanto e subendo pochissimo. Ora andiamo a leggere le azioni più importanti registratesi sul campo.
Dopo un minuto di gioco, Basso verticalizza per Ioio che supera gli avversari in velocità e, con il portiere fuori dai pali per limitargli il raggio visivo, lascia partire un pallonetto che viene salvato quasi sulla linea di porta. Primo squillo per gli azzurri e primo brivido per i granata. √à il Portici a fare la partita: dopo cinque minuti di gioco, ancora Ioio impensierisce la retroguardia avversaria che, in qualche modo, riesce a sventare la minaccia. Al 18‚Ä≤ la difesa azzurra sale troppo e Palumbo può involarsi verso la porta di Amato ma il suo tiro termina a lato. Il rettangolo di gioco in condizioni decisamente precarie non permette un gioco fluido, non mancano i duelli a centrocampo, il Portici cerca soprattutto di imbeccare gli esterni, Scielzo e Murolo. Gli azzurri guadagnano metri, si rendono pericolosi senza riuscire a trovare il guizzo vincente. Il dominio è netto ma il Mondragone, forte della difesa meno battuta, mostra una grande solidità difensiva nonostante la pressione porticese. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 ma con un Portici che dimostra di esserci e di voler provare a confezionare il blitz esterno, il gioco c’è manca solo un po’ più di cattiveria sotto porta.
Anche nella ripresa, è sempre il Portici padrone del campo, si gioca molto sull’out mancino con le continue sovrapposizioni tra Scielzo e Basso. Quest’ultimo ci prova al 47‚Ä≤ ma si oppone bene Speranza. Si gioca ad una porta e non si registrano pericoli per Amato. La retroguardia azzurra, con Sardo al centro al posto di capitan Alterio e Ineguale basso a sinistra in sostituzione dello squalificato Novelli, fa buona guardia e imbavaglia Palumbo e Pagliuca, due attaccanti molto forti fisicamente e pericolosi sulle palle alte. Il Portici continua a premere: Scielzo colpisce una clamorosa traversa con un tiro a giro, sulla ribattuta Murolo calcia tra le braccia di Speranza. √à quasi un assedio, ci prova anche Olivieri con un tiro al volo che si spegne di poco a lato. Il gol è nell’aria e arriva al 60‚Ä≤: grande azione di Basso sulla sinistra, il suo traversone finisce tra i piedi di Avolio che lascia partire un gran tiro diretto in porta su cui Ioio ci mette lo zampino firmando il vantaggio porticese. Esplodono i tifosi provenienti da Portici che vedono in campo una squadra dal piglio deciso e sicura di s√©. Al 70‚Ä≤, grande azione personale di Scielzo che potrebbe chiudere la partita, gli azzurri vogliono mettere in ghiaccio la vittoria ma Speranza nega la gioia del gol a Basso. Passano i minuti e, nei minuti finali, il Mondragone prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo facendosi avanti con alcuni calci piazzati ma Amato non viene mai impegnato e il Portici sa resistere brindando al ritorno alla vittoria.
Dopo due pareggi importanti, il team di mister Borrelli passa a Mondragone con una prestazione che strappa gli applausi anche della sportivissima tifoseria domiziana. Molto bello vedere il pubblico del Conte applaudire il Portici al rientro negli spogliatoi, a testimonianza di una grande partita giocata con intensità e fame. Non ci si ferma perch√© mercoled√¨ c’è il Savoia per il ritorno dei quarti di finale di coppa Italia, impossibile frenare questo entusiasmo‚Ķ
Ufficio Stampa A.S.D. Portici 1906 – Maurizio Longhi