Milan. Lapadula: “Nel club rossonero non mi manca niente”

L’attuale attaccante del Milan Gianluca Lapadula ha raccontato un pezzo della sua carriera ai microfoni di RedBull.com: “Negli anni ho visto tanti compagni cambiare strada perch√© non riuscivano a pagarsi un affitto fuori casa o non arrivavano a fine mese. Io sono sempre stato positivo, il mio cuore ci ha sempre creduto anche quando ero rimasto l’unico. Forse era giusto passare tutto quello che ho passato per capire cosa significa arrivare in alto. Ho avuto momenti in cui mi sono detto: ‘Ma chi me lo fa fare?’. Mi ricordo una sequenza incredibile: arrivo agli Allievi nazionali del Treviso e il Treviso fallisce. Vado in C2 a Vercelli e l’anno dopo fallisce, poi vado all’Ivrea e fallisce, poi all’Atletico Roma in C1 che fallisce, l’anno dopo vado a Ravenna e fallisce anche il Ravenna. In un anno ho dovuto superare due fallimenti”.

Il suo primo goal da professionista con la maglia del Ravenna: “Giocai quella partita solo perch√© tutti gli altri attaccanti erano rotti. L’allenatore prima di mettermi in campo mi dice ‘Lapa che devo fare, sono tutti rotti, devi giocare tu’. La mia motivazione era a terra. Nel primo tempo ero in mezzo a due difensori centrali che erano alti il doppio di me. Nell’intervallo vado dal mister e dico: ‘Mister non mi cambiare’. Lui mi risponde: ‘Ma che dici, non hai toccato una palla’. Io però avevo la sensazione di dover rimanere in campo. Al 70′ fanno l’1-0, all’82’ prendo palla a centrocampo, salto un uomo, ne salto un altro, tiro una stecca, palo, goal. Primo goal nei professionisti contro la Salernitana in una partita in cui ho giocato perch√© tutti gli altri erano rotti. Un momento del genere non si può spiegare”.

Sul Milan: “Io qui al Milan ho sempre il sorriso perch√© non mi manca niente. Non devo più preoccuparmi dello stipendio o delle cure. Do più valore a tutto dopo che ho visto le mancanze che ci sono da altre parti”.

Lapadula conclude: “L’Italia? Arrivò la proposta del Perù, ma io ho deciso di credere ho deciso in quello che poteva sembrare impossibile e ho vinto la scommessa quando è arrivata la convocazione di Ventura. Ho scommesso su me stesso ed è sempre il miglior investimento che si possa fare”.

Nunzio Marrazzo