“Scagli la prima pietra chi ha i titoli“. E i credenti ci scuseranno per aver cambiato il versetto del Vangelo di Giovanni, ma ci sembrava quantomeno adatto per questo pezzo. Perché in Casa Reale Holding di titoli, nobiliari e calcistici, ve ne sono tanti da poter “attaccare” chi non ne ha e Matachione e il Principe ci perdonino la battuta, ma anche qui era quasi scontata. Ma adesso torniamo seri e parliamo degli accaduti. L’ultimo a finire sotto i colpi della pubblica inquisizione in maglia biancoscudata è stato Marco Mignano. Fino a ieri dirigente lungimirante e capace di raggiungere la salvezza (al Portici) e oggi un “uomo senza titoli”. Il presidente Matachione, infatti, ha risposto con celerità alla replica di Mignano sui perché del suo addio a Casa Reale Holding. Il dirigente lamentava di essere stato scavalcato nelle scelte, aggiungendo tutta una serie di eventi che non gli erano andati giù.
Per l’imprenditore farmaceutico, però, la verità è un’altra. Ovvero, come scritto dallo stesso in un gruppo Facebook dedicato ai tifosi del Savoia, che Mignano non sia un vero direttore sportivo, non avendo mai ottenuto i requisiti e non essendo inserito nel relativo elenco. Ma qui un dubbio sorge spontaneo, con relativo déjà-vu, visto che in Casa Reale un episodio analogo era accaduto anche al momento dell’annuncio di Michele Beneduce come allenatore del Savoia. Era proprio all’alba della stagione, salvo poi dopo pochi giorni silurare il tecnico, affermando che non aveva il patentino, con conseguente replica dell’ex tecnico del Cicciano (“Non mi adeguo alla bassezza di questo post poiché privo di verità. Sapevate benissimo che dovevo seguire dei semplici aggiornamenti come già successo ad allenatori che mi hanno preceduto).
A questo punto, dicevamo, sorge un dubbio quasi amletico: ma se la Casa Reale cerca solo professionisti, nel senso di persone regolarmente in possesso di requisiti, titoli e patentini, come giusto che sia, ma poi si ritrova con persone che vanno via (Beneduce prima e Mignano poi) per mancanza degli stessi, chi svolge i controlli prima di ingaggiare queste persone? Perchè in questo caso le opzioni sono due: o questi controlli, normali in qualsiasi club, non vengono assolutamente svolti (cosa grave per una società che afferma di ambire ad alti livelli) oppure vengono svolti ma, evidentemente, non in maniera così approfondita (cosa ancor più grave per una società che vorrebbe ambire in alto come Casa Reale Holding). In entrambi i casi ci sarebbe da preoccuparsi, perché siamo sicuri che i soci della holding, quando effettuano delle assunzioni nelle rispettive aziende, svolgono tutti i controlli del caso (ripetiamo, come è giusto che sia) e quindi, se ciò nel calcio non avviene, vuol dire che c’è un vuoto dirigenziale in quell’ambito (unito a quello della comunicazione che è tutta accentrata sullo stesso Matachione, che sia tramite Fb o comunicati).
Tanto premesso, poi si dovrebbe pur parlare di campo. Perchè sarà pur vero che Mignano non è iscritto all’elenco dei direttori sportivi, ma è innegabile che negli anni (dalla Prima Categoria alla D) abbia operato da tale e abbia vinto comunque la bellezza di otto campionati (qualcuno potrebbe dire che ha vinto otto campionati in più di qualcuno che l’unico salto di categoria lo ha avuto con lo spostamento di titolo da una città all’altra, ma lungi da noi dirlo). Insomma, è chiaro che qualcosa in Casa Reale si debba aggiustare nel controllo dei requisiti e siamo sicuri che anche questa piccola lacuna verrà colmata, così da evitare ulteriori botta e risposta nei titoli in futuro. Di sicuro ora ci aspettiamo anche qualche articolo di risposta dal paladino del Sacro Graal (che – visto che la storia piace – ricordiamo essere un qualcosa di leggendario e che nessuno possiede), che evidentemente dimenticherà in un battito di clic la presunta “amicizia” con Mignano dell’epoca Mazzamauro. C’est la vie…
P.S. A mero titolo di cronaca: come potete vedere nello screenshot sottostante – che pubblichiamo prima che magari qualcuno possa cancellarlo o modificarlo – lo scorso 14 febbraio fu lo stesso Savoia, nell’annunciare ufficialmente l’approdo di Marco Mignano sui propri canali social, a “conferirgli” il ruolo di Direttore Sportivo. Chi è senza peccato…